Roma. Il sole a picco e i 40 gradi fanno temere più per gli improvvisi crolli di pressione, con conseguenti svenimenti, che per il coronavirus. Eppure alla Tibus, stazione dei pullman proprio di fronte allo scalo ferroviario di Roma Tiburtina, tutto è pronto per una nuova ed ennesima iniziativa della Regione per contenere la diffusione del Covid-19 ed evitare una rischiosissima e devastante seconda ondata di epidemia. “Testare, tracciare, trattare”, ripeteva ossessivamente già a maggio l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, che d’allora come un idraulico alle prese con un sistema troppo complesso di tubature, salta da un punto all’altro per tappare le nuove ed eventuali falle. Ieri mattina anche lui era a Tibus sotto il sole di mezzogiorno. A quell’ora è arrivato il primo pullman da Radauti, cittadina di 30mila abitanti della Moldavia romena.
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