Ed ecco che il 2021 si è stagliato improvvisamente all’orizzonte del centrodestra, oltre l’inverno del Covid e dello scontento, sotto forma di notizia piombata sul tavolo di Giorgia Meloni, ma per vie traverse rispetto alla strada maestra di solito percorsa in un’alleanza. E insomma il fatto che Aurelio Regina, manager di lungo corso, già ai vertici di Confindustria locale e nazionale, possa essere la carta coperta del centrodestra per conquistare il Campidoglio, e che Matteo Salvini lo abbia cercato e visto, parlandogli a lungo – fatto riportato qualche giorno fa da questo giornale – non soltanto non era circostanza nota preventivamente alla leader di FdI, si racconta in FdI, ma è stata circostanza capace di accendere quantomeno la perplessità, se non l’irritazione, di Giorgia Meloni in persona. Tanto più che l’incontro Salvini-Regina è stato descritto come frutto del benestare complessivo Lega-FdI-Forza Italia, quando invece soltanto la Lega avrebbe cercato di coinvolgere il manager, stimato anche in FdI ma non ancora emerso come ipotesi. Anche perché FdI, al momento, non ha poi tutta questa fretta di lanciare un nome suo (nel senso di interno al partito o chiaramente di area), visto il rischio che la corsa alla conquista di Roma, quantomai densa di incognite, possa rivelarsi alla fin fine non una trionfale “Opa” della Lega e della destra sul Campidoglio di Virginia Raggi, come fino a poco tempo fa si era pensato, ma una sorta di “sòla”, per dirla alla romana.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE