Sembra il giorno della marmotta, invece è il bando del Colosseo. La gara per la gestione dei servizi museali del Parco archeologico – anfiteatro Flavio, Foro romano-Palatino e Domus aurea – vive da anni in una proroga continua. L'ultimo rinvio di questo ghiottissimo boccone (quasi 600 milioni di euro in cinque anni) è solo di qualche settimana fa. “Follie del sistema italiano. Il Colosseo ce l'abbiamo solo noi, non possiamo permetterci di farlo aspettare”, dice al Foglio Alfonsina Russo, direttrice del Parco. La gara, indetta un anno fa da Consip è stata sospesa l'11 settembre. Cinque giorni dopo è stato pubblicato l’ottavo avviso di rettifica, che proroga di nuovo la data di presentazione delle offerte. La prima scadenza era il 27 gennaio 2020, ora si va all'11 marzo 2021. Tempo buttato. “Ma siamo ottimisti”, dice Russo, “e fiduciosi che le sentenze saranno a nostro favore”.
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