Chiusi in casa per il lockdown, i romani hanno capito di volere case più grandi. Se prima le zone più ambite erano il centro, Prati e Parioli, ora sono in ascesa quadranti che, con il medesimo budget, consentono metrature più ampie. Ma Milano resta la città più ambita dove comprare casa
I romani vogliono case più grandi, con uno studio dove poter lavorare e magari anche un importante spazio esterno. E per avere quei 20 o 30 metri quadri in più che fanno la differenza sono disposti a scegliere zone meno centrali, il cosiddetto semicentro. Questo è quanto emerge dai primi dati delle compravendite d’immobili nei primi 9 mesi del 2020, specialmente in quelli post lockdown. E così si scopre che quel periodo è servito a far prendere coscienza della propria abitazione. “I romani prima passavano quasi tutta la giornata fuori e gli spazi domestici forse non erano così importanti, mentre restando a casa a lavorare hanno potuto focalizzare meglio ciò di cui hanno bisogno. E ora molti vogliono uno spazio interno in più, dove poter lavorare in pace, e magari pure uno spazio esterno importante come un giardino o un terrazzo. Il balcone non basta più. I nostri dati ci dicono che chi ha comprato casa negli ultimi tre mesi non l’ha fatto per investimento, ma per se stesso: cambio per andare in una casa più grande e confortevole”, dice il managing director del gruppo Engel & Volkers a Roma, Helio Cordeiro Teixeira. “Avevamo un appartamento a San Giovanni con un grande giardino invenduto da mesi, dopo il lockdown è stato acquistato subito”, aggiunge Cordeiro.
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