Roma Capoccia

Aeroporti deserti. La sfida dei voli Covid free

Gianluca De Rosa

Fiumicino perde 20 milioni di euro al mese. Il progetto è di far ripartire i voli intercontinentali e potenziare i tamponi rapidi

Senza un fondo di compensazione, come quello adottato dalla Germania, gli aeroporti hanno un’autonomia molto limitata: reggiamo solo fino alla fine dell’anno”  L’allarme lo ha lanciato due giorni fa il presidenti di Assaeroporti Fabrizio Palenzona in un’intervista a Repubblica. Serve un miliardo per salvare gli scali italiani. Anche a Roma la situazione è piuttosto grave. Secondo i dati forniti da Aeroporti di Roma a  causa del Covid-19 il traffico continua a essere pesantemente ridotto con un calo di ben oltre l’80 per cento. Gli ultimi dati relativi al mese di ottobre parlano di una diminuzione del traffico domestico di circa il 60 per cento, mentre quello dalle aree extra Schengen è praticamente azzerato. Dopo una modesta ripresa nel mese di luglio, gli ultimi dati indicano un flusso giornaliero inferiore ai ventimila passeggeri. Lo scorso anno erano 130-140mila le persone che ogni giorno atterravano a Fiumicino. Le previsioni fino alla fine dell’anno, purtroppo, restano piatte su questi volumi.

 

Secondo Iata e Eurocontrol, per la ripresa completa del traffico ci vorranno tre o forse anche quattro anni. In questo devastante scenario, Adr, l’azienda che ha fatto di Fiumicino il miglior aeroporto d’Europa per tre anni consecutivi, perde quasi 20 milioni di euro al mese. I lavoratori attualmente in cassa integrazione a rotazione sono oltre 3mila. Una situazione purtroppo inevitabile. Alla quale si può solo cercare di mettere delle pezze. Uno degli obiettivi dell’aeroporto adesso è quello di cercare di far ripartire i voli intercontinentali. Per farlo si punta ad estendere la sperimentazione dei voli Covid free, in particolare introducendola sulla tratta Roma-New York.

 

La sperimentazione partita il 16 settembre su alcuni voli a campione tra Roma e Milano prevede che prima dell’imbarco sia effettuato a tutti i passeggeri il test antigienico rapido. In questo modo – è la tesi di Adr – non solo ogni passeggero ha la certezza di viaggiare senza rischi di contrarre il virus, ma si eviterebbero anche le lunghe quarantene alle quali attualmente sono obbligati coloro che vengono da paesi extraeuropei e che di fatto annullano la possibilità di viaggiare da un continente a un altro. Sulla possibilità di aprire anche ai voli intercontinentali la sperimentazione dei test si è espresso favorevolmente in settimana anche l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato: “Ora l’intenzione è portare questa procedura anche sui voli internazionali ad iniziare  da quelli tra Roma e New York”. A Fiumicino continuano anche i test antigenici su tutti coloro che arrivano da paesi considerati a rischio. Nell’area Covid allestita agli “arrivi” del Terminal 3 ne sono stati effettuati da agosto oltre quarantunomila rintracciando 400 positivi (l’uno per cento circa). 

 

Di più su questi argomenti: