Vigili che corrompono, vigili che minacciano, vigili che intrigano, e persino vigili che ordiscono trame oscure contro il sindaco d’allora (Ignazio Marino). Quella descritta lunedì sera da “Report” non è proprio l’immagine del pizzardone indolente, sornione e con troppa pancia che, divenuta facile macchietta, tanto faceva arrabbiare l’ex comandante della polizia locale di Roma Capitale Antonio Di Maggio. Ma, indubbiamente, è molto peggio. E sì, perché se pancia e pigrizia non facilitano gli inseguimenti spericolati, pelo sullo stomaco e spregiudicatezza portano ad esiti inquietanti.
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