Cerchiamo da tempo una via d’uscita da questo pandemico labirinto, ma non potendoci buttare “in acqua e ciao”, come suggerisce Fernando Aramburu in Patria (il Tevere, di certo, non invoglia), ci ritroviamo per strada, tra “correnti torbide” sì, ma di romani che amano camminare appiccicati, soprattutto se in via del Corso, ripetendo come fosse un mantra la frase del Premio Strega Europeo: “non rassegnarti, muoviti e cerca”. Cosa? – vien da chiedersi – perché comprano poco e fanno solo un inutile caos che non ha nulla a che vedere con “Il rumore di quest’epoca”, il nuovo romanzo dello scrittore spagnolo che, ci dice online, uscirà a febbraio per Guanda. Ci basta un clic per passare da una lezione di yoga con Naomi (sì, proprio lei) ad una lezione di cucina con Benedetta Rossi (a cui ne servirebbero, però, molte di italiano) fino al ballo dance con Jo Squillo, tornata con la sua terrazza in the house.
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