Chissà se poi nel 2021 in spiaggia ci si andrà davvero. Intanto però, in attesa di capirlo, il X municipio, quello di Ostia, per certi versi il più grillino della Capitale, ha deciso di non perdere tempo: niente proroghe per 37 stabilimenti balneari. L’Anema e Core, il Plinius, le Palme ed altri 34 andranno a bando. La scelta grillina ha fatto infuriare non solo i balneari, ma anche una folta rappresentanza della politica romana. Dal Pd a FdI. Il punto comune delle critiche è il mancato rispetto della norma con cui l’Italia ha rinviato al 2033 l’applicazione della direttiva Bolkestein per la concessione delle spiagge. Lo dicono ad esempio di deputati dem Umberto Buratti e Patrizia Prestipino: “Riteniamo francamente incomprensibile la scelta dell'amministrazione Raggi di mettere a bando 37 concessioni di Ostia nonostante la normativa vigente sospenda i procedimenti amministrativi volti alla nuova assegnazione delle concessioni”. E lo dice anche la leader di FdI Giorgia Meloni: “Il M5S scrive un provvedimento illogico, che contraddice la proroga fino al 2033 stabilita da una legge nazionale approvata dagli stessi grillini, Raggi lo ritiri in autotutela”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE