Roma Capoccia
Addio Sanpietrini
Assegnata la gara. Il Comune farà asfaltare via Nazionale. Lavori al via tra due settimane
Nell’eternità della Capitale per una pietra che metti, una ne levi. E così sarà per le principali strade che conducono a piazza Venezia. Poco prima di capodanno il Campidoglio ha stanziato 4,6 milioni per l’appalto che riporterà i sampietrini su via del Corso (nel tratto pedonale). La gara è stata bandita, mentre proprio in quei giorni un’altra è stata aggiudicata, quella per via Nazionale. Specularmente a quanto accadrà sull’antica via Lata, dove tornerà il selciato, a via Nazionale i lavori avranno un obiettivo esattamente inverso: i sampietrini scompariranno – come già accaduto (per la gioia degli scooteristi) su via IV novembre, nelle ultime sue curve che concludono la discesa a piazza Venezia – per essere sostituiti dalla nuova pavimentazione – meno bella, ma decisamente più comoda e sicura – in conglomerato bituminoso, in asfalto. Il Campidoglio ha aggiudicato negli scorsi giorni la gara da 5,5 milioni di euro al consorzio tra imprese composto da Cosar s.r.l., Ircop s.p.a., Gra s.r.l., Edil Moter s.r.l. e Romana Scavi s.r.l. che ha garantito un’offerta tecnica da punteggio massimo (70 su 70) e un ribasso di oltre il 35 per cento (il costo dell’appalto sarà di 2,8 milioni più Iva). La gara era stata bandita alla fine del 2019 ed aveva subito alcuni ritardi per le difficoltà che la pandemia ha creato negli uffici capitolini.
Anche questo intervento – come quello su via del Corso – s’inserisce nella cornice del piano Sampietrini voluto dal Campidoglio per togliere i piccoli blochetti di leucite dalle strade a elevata percorrenza (lasciandone solo ai bordi due simboliche file) e riportarli invece nelle aree pedonali e in quelle di viabilità secondaria del centro storico. Le due strade che giungono a piazza Venezia – l’una dalla stazione Termini, l’altra da piazza del Popolo – sono le principali, ma non le sole interessate dal piano: altri interventi riguarderanno o stanno riguardando via Condotti (dove torneranno i blocchetti di pietra), viale Aventino, via Marsala e via Giolitti (dove invece i sampietrini saranno rimossi). Il cantiere – che avrà il suo campo base di fronte al palazzo delle Esposizioni – durerà oltre 200 giorni e sarà diviso in sei fasi. In nessuna di queste la via sarà completamente interdetta al traffico: la carreggiara verrà ristretta prima da una parte poi dall’altra garantendo sempre il transito in entrambe le direzioni. In questo modo sarà possibile evitare di deviare automobile e scooter sulle vie limitrofe. A lavorare ci sarà un buon numero di operai divisi in squadre: 6 almeno lavoreranno alla rimozione degli sampietrini, nove si dedicheranno invece alla posa del bitume per la nuova pavimentazioni, altri 5 si occuperanno di drenaggio e opere fognarie, tre alla segnaletica stradale e, infine, in quattro penseranno a marciapiedi e alla posa dei sampietrini simbolici a lato strada.