Virginia Raggi è tornata a corteggiare. Le elezioni (a meno di rinvii) si avvicinano). Non è più dunque il tempo degli assalti. E’ finito il momento delle stilettate e degli affondi. Oggi serve altro. Servono carezze e comprensione. Nelle parole, nelle promesse e, se possibile, anche nei fatti. Così la sindaca nelle ultime settimane ha cambiato tono, assumendone uno inedito: conciliante, accogliente, pronto all’ascolto. Gli ultimi destinatari delle blandizie della prima cittadina sono i militanti dei tanti centri sociali della città allestiti in immobili del comune di Roma. Una delibera approvata negli scorsi giorni dalla giunta va nelle direzione da loro auspicata da tempo. Ci arriviamo. Nelle ultime settimane, a tutti quelli che l’hanno rincorsa per oltre 4 anni la sindaca offre tavoli “per decidere insieme”. Agli imprenditori e alle associazioni di categoria ne propone uno “permanente” per pensare al da farsi in vista del G20 di quest’anno, del Giubileo del 2025, e persino per l’eventuale Expo 2030.
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