Nella confusione politica che regna su Roma arriva una notizia che aiuta a fare un po’ di luce almeno su trasporto pubblico locale. Il Tar ha deciso infatti di obbligare la giunta Raggi a proclamare la vittoria del “Sì” al referendum su Atac promosso dai Radicali nel 2018. Nel novembre di quell’anno i cittadini romani che si recarono alle urne per un referendum consultivo decisero di votare in grande maggioranza “Sì” alla liberalizzazione del trasporto pubblico locale. Molto probabilmente gli elettori erano in disaccordo con la gestione dell’Atac, un’azienda che è costata tra contributi e perdite circa 9 miliardi di euro ai cittadini romani in soli 11 anni e che non rispetta da anni il contratto di servizio con il comune di Roma Capitale. Nonostante questo, il contratto di servizio è stato prolungato senza alcuna gara trasparente fino alla fine del 2021 dalla giunta capitolina.
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