Odo romani far festa
Non party più
Le passeggiate di Raffaella Carrà a Vigna Clara (coi bodyguard) e la mania del cucito. Come combattere la noia
Riorganizzarsi e reinventarsi in questi tempi pandemici è la “regola” e ognuno la applica come può. A Vigna Clara, un caschetto biondo con l’ombelico coperto non balla, ma fa lunghe passeggiate con tanto di bodyguard e mascherina. E’ Raffaella Carrà, felice perché alcune delle sue canzoni sono state inserite dal regista Nacho Álvarez nel suo film d’esordio, “Ballo Ballo”, in onda su Amazon Prime Video. In centro passeggia anche una sempre più sexy Claudia Gerini mentre Anna Foglietta, dal salotto di casa, grida un “I trust you” a Kamala Harris, “una donna che cambierà la storia”.
A sperare che la situazione migliori, sono tanti giovani romani che nel frattempo sono riusciti a trasformare feste (fuori e per tanti) in cene (a casa e per pochi) al massimo in sei. Alle 22, al chiuso, c’è tutta una serata davanti: che fare? C’è chi ha avuto delle belle idee come Tano Risi che col suo progetto grafico “Nash Arpetta” ha preso le sciarpe da stadio e le ha personalizzate dedicandole ai licei romani, un po’ come ha fatto con i musei Maurizio Cattelan con le sue sciarpe “Museums League”. Dal Mamiani al Mameli, dal Visconti allo Chateaubriand, nessuno è escluso da questa maniera originale di ricucire un legame con le persone e con la scuola.
Che il cucito abbia un effetto benefico sull’umore lo sa bene anche Filippo De Petris che ha preso in mano ago e filo per un riciclo creativo di t-shirt e jeans con la linea Quarantine che si ispira a quadri di Pollock e a foto di Daidō Moriyama per la gioia di sua madre, l’audioprotesista Giorgia Peri, patronne dei centri Audin. Stefano Fresi ci racconta un pezzo di Roma con la app Loquis dimostrando che si possono vivere avventure stando fermi. Basta sfilate, solo fitness per Naomi Campbell: provate a muovervi come fa lei nella diretta Instagram, uno dei pochi piaceri, pardon, “feste” quotidiane che sono rimaste.