“Questa è la capitale di tutti gli italiani, la riforma dei poteri è fondamentale”, ha detto ieri il sindaco Virginia Raggi al Messaggero, durante un forum per i 150 anni di Roma Capitale. E ha fatto appello al governo “che verrà”, presentando il tema come tema unitario, di tutti e non “dei partiti in cerca di visibilità”. Antefatto: da circa un anno in Parlamento è fermo un ddl costituzionale sui poteri di Roma a prima firma M5s. Raggi dice: non siamo gli unici ad averlo firmato, anzi. Altro antefatto: a fine 2020, si era registrata la convergenza di Raggi e Giorgia Meloni sul tema, tanto che la presidente di Fratelli d’Italia aveva scritto al sindaco una lettera in cui “confermava” la disponibilità “a collaborare e a offrire un contributo per il bene di Roma Capitale e dei romani”. E però segnalava “l’estremo ritardo” con il quale si arrivava “a proporre l’istituzione di un tavolo di confronto sui poteri speciali e le risorse”.
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