Sfumata al momento la candidatura di Guido Bertolaso, i leader del centrodestra romano attendono la risposta del manager sportivo, laureato in Economia alla Luiss, "uomo del fare" come voleva Salvini e marito di un'alta dirigente dell'Atac
Non c’è solo il “rompiamo gli schemi, il M5s apra a Draghi”, pronunciato dal sindaco Virginia Raggi già in corsa per il bis e detonatore di non pochi veti interni. L’effetto domino dell’arrivo sulla scena di Mario Draghi si riflette anche sul centrodestra romano. E’ tramontata infatti al momento l’ipotesi di un Guido Bertolaso candidato, e non soltanto perché l’ex capo della Protezione civile potrebbe andare a occupare un ruolo tecnico nel nuovo governo. C’è, sottotraccia, il problema dell’equilibrio dei rapporti Lega-Fratelli d’Italia, divisi dalle intenzioni pro o contro l’esecutivo del presidente, ma a Roma alleati lungo linee che ricalcano le reciproche sfere di influenza locali (Comune e Regione).
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