Effetto Draghi. Mentre l’ex presidente della Bce, piombato su Roma come Kunt, il marziano di Ennio Flaiano, è impegnato nelle consultazioni a Montecitorio, cercando di tenere insieme tutto e il suo contrario, gli effetti taumaturgici del suo embrionale impegno politico già si riflettono sulla politica cittadina. Come se la sua comparsa abbia provocato un’accelerazione improvvisa a processi che da mesi si erano incancreniti. Un olio fluidificante che permette a meccanismi arrugginiti di rimettersi in moto. E così in città è tutto uno “sbrighiamoci che è arrivato Draghi” e un “aspettiamo ancora, siamo appesi a Draghi”. Tutti, però, sembrano essersi messi il vestito buono per non sfigurare davanti allo sguardo severo e divertito dell’ex presidente della Bce. Che, non dimentichiamoci, è romano e conosce alla certe dinamiche del potere.
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