Legalità, manutenzione e trasporti. Per la corsa al bis Virginia Raggi ha già scelto le sue parole d’ordine. A ritmo di #sapevatelo i post della prima cittadina si susseguono senza sosta: strade riasfaltate, aiuole potate, bus nuovi e che non vanno a fuoco. Tutto piccolo, si, ma tutto bello, come da promessa elettorale del 2016: no grandi opere, eccetto una, la Grande Manutenzione. Ma anche per il M5s non è più il tempo dell’uno vale uno, delle tante gocce che formano l’oceano e, dunque, servono simboli, esempi fulgidi e chiari a tutti i romani. Non solo noti dentro ai confini dei Municipi. E se dal lato legalità il terreno è già pronto con la narrazione epica dell’abbattimento delle villette dei Casamonica, per la manutenzione la sindaca userà due cose: la sopraelevata della tangenziale abbatuta a Tiburtina, dove proseguono i lavori per la riqualificazione del piazzale e il piano Sampietrini. I blocchetti di basalto da qui all’estate, per gioia degli automobilisti, spariranno da via Nazionale e torneranno nel tratto pedonale di via del Corso. Per i trasporti, invece, la sindaca potrà vantare il ricco rinnovo della flotta bus (900 nuovi acquisti in 3 anni a fronte dei 1.400 totali).
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