Il Garante del Movimento la sostiene ma non nomina la piattaforma, Raggi vuole l'investitura on line. Magi, Tocci e Fassina puntano sui "comuni metropolitani", la destra prende la rincorsa
“Ringrazio Beppe Grillo, ma il voto su Rousseau va fatto”. Il sindaco Virginia Raggi insiste, dopo aver chiesto di sottoporre la sua ricandidatura al giudizio degli attivisti e dopo che Grillo le ha lanciato un ambiguo “aridaje” al grido di “Roma ha bisogno ancora di te”, senza però nominare la piattaforma presieduta da Davide Casaleggio. E insomma Raggi ci gira intorno – “le parole di Beppe sono un grande attestato di stima”, però “una votazione la chiedevo sin dal febbraio 2020” – e però, avendo sciolto l’estate scorso le riserve sulla ricandidatura, crede “che un percorso di trasparenza vada fatto per correttezza nei confronti di tutti”.
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