Migliori nemiche
Storia di Lombardi&Corrado, neo assessori per Zingaretti ed ex avversarie interne a Cinque stelle
Dalle Regionarie al giudizio su Raggi a quello sul dialogo con i dem, in eterno disaccordo ora composto in nome dell'alleanza M5s-Pd
Quando Lombardi tacciava Corrado di assenteismo, e Corrado rispondeva con l'accusa di infantilismo
C’eravamo tante odiate: potrebbe essere questo il sottotitolo della photo-opportunity che ritrae la giunta della Regione Lazio dopo il rimpasto che ha sancito anche plasticamente (e sul piano locale) l’alleanza M5s-Pd. Nell’immagine, scattata dopo che il presidente del Lazio ed ex segretario Pd Nicola Zingaretti aveva pronunciato le parole “per la prima volta due squadre si uniscono per il bene della comunità”, compaiono infatti, come assessori alla Transizione Ecologica e al Turismo, l’ex candidata grillina a governatore Roberta Lombardi e l’ex avversaria interna di Lombardi Valentina Corrado. Le due, che oggi firmano note congiunte (vedi sull’affare “monnezza”), hanno infatti alle spalle una lunga storia di rivalità politica, diverse per approccio, lessico e storia. Una, Lombardi, un tempo detta “la Faraona”, attivista grillina a Roma dal 2007, laureata in Giurisprudenza, già deputata ai tempi del primo streaming con Pierluigi Bersani, da anni si è collocata sul versante istituzionale del Movimento, pioniera del dialogo con il prima vituperato Pd. Corrado, calabrese giunta a Roma per motivi di studio nel 2005, poi stabilitasi a Pomezia,si è sempre definita “la ragazza sconosciuta venuta da Crotone”, e ha costruito su questo un profilo “dal basso” che l’ha portata a candidarsi contro Lombardi alle Regionarie del 2017 (è arrivata terza, con 945 voti contro i 2952 dell’avversaria). Da quel momento non c’è stata pace, nel senso che la divaricazione di linea tra favorevoli e contrari all’avvicinamento al Pd ha preso la forma di scontro tra caratteri, con spaccamento del gruppo m5s alla Regione e lotta sui social, anche a colpi di dossier. E quando, nell’autunno 2019, Lombardi è stata rieletta capogruppo del M5s nel Lazio, Corrado ha esternato il disappunto su Facebook: “Questo attaccamento al ruolo di guida del gruppo è ciò che più lontano esista dall’anima del Movimento. Fai un passo indietro o palesa i motivi di questo tuo feroce attaccamento a questo ruolo. Perché se l’obiettivo è portare nel Lazio lo schema di alleanza con il Pd è giusto che tutti lo sappiano”. Ma c’erano stati anche giorni in cui le due si accusavano di assenze non giustificate (Lombardi contro Corrado) e di infantilismo (Corrado contro Lombardi). Per non dire della linea su Virginia Raggi, con Lombardi a demolire ciò che Corrado giustificava della sindaca. Oggi le ex nemiche si trovano riunite per eterogenesi dei fini, ché al Pd, nel Lazio, a questo punto, conviene tenere uniti i Cinque stelle.