Roma Capoccia
Raggi senza numeri
Maggioranza capitolina a pezzi. De Vito è già con FdI. Il sindaco governa a fatica
Non c’è nulla che divide i grillini capitolini come la Ztl. Fanatici della mobilità contro i più sensibili alle richieste dei commercianti del centro. Questa volta la vicenda si è fatta complicata. Ieri mattina la bordata è arrivata via comunicato. Il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito lo ha scritto: “Trovo grave che la giunta Raggi, e in particolare l’assessore Calabrese, non abbiano dato seguito alla volontà dell’Assemblea Capitolina che ha votato una mozione per lo stop alla Ztl almeno fino al 30 aprile. Scriverò al Prefetto invocandone l’applicazione e in mancanza di ottemperanza, presenterò mozione di sfiducia all’assessore Calabrese”. La storia mostra quanto sia fragile la maggioranza di Virginia Raggi. Tra De Vito, le quattro consigliere fuori uscite dal M5s e i quattro dissidenti per la sindaca trovare i numeri per l’approvazione di delibere e mozioni è difficile. E spesso si rischia anche di andare sotto. Come martedì.
La mozione che ha scatenato la lite grillina infatti è stata presentata da Fratelli d’Italia, ma complici le assenze e il voto di De Vito è stata approvata, 21 voti favorevoli contro 19 contrari, mettendo adesso la prima cittadina in una situazione difficile da risolvere. Contro il presidente dell’Assemblea per una volta hanno fatto fronte comune le due anime del Movimento in Campidoglio che sulle Ztl – fino a ieri – si erano sempre scannate. Il presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno e l’assessore Calabrese hanno confermato la bontà della scelta di riattivare i varchi, ignorando la mozione approvata. “Con l’apertura dei varchi soprattutto nei fine settimana si è assistito a un aumento indiscriminato degli assembramenti in centro”, la principale argomentazione. Ma anche l’assessore al Commercio Andrea Coia – da quando c’è la pandemia contrario all’attivazione delle Ztl – questa volta ha sostenuto la linea della sindaca e del resto della giunta: “Eminenti esponenti politici tentano in modo strumentale di concentrare l’attenzione degli operatori giustamente stremati sulla riapertura della Ztl. Mi sembra che questa tematica rappresenti una pagliuzza nella grave crisi economica che ha colpito il settore”. Per adesso nessuno sembra voler fare un passo indietro. La giunta sembra intenzionata a non seguire le indicazioni della mozione, mentre il presidente dell’Assemblea capitolina conferma: se non ci sarà un passo indietro partirà la denuncia al Prefetto e sarà depositata la mozione di sfiducia.