(Ansa)

Roma Capoccia

Michetti, il tribuno della destra che cita il Duce (e Togliatti)

Luca Roberto

Parla al popolo, ma col piglio del burocrate. Chi è l’avvocato su cui potrebbero scommettere Meloni & Co.

Hanno scritto di lui che arriva a sostenere tutto e il suo contrario. Ma se a Enrico Michetti, che a destra stanno meditando di candidare nella corsa al Campidoglio, sottoponessero un qualsiasi quesito passibile di indurre in contraddizione, lui probabilmente opporrebbe la citazione di Walt Whitman sull’essere vasto, contenere moltitudini. Per dire, è vero che nelle ospitate su base quotidiana a Radio Radio è arrivato a equiparare dpcm e dittatura, perché “neanche il Duce tra il 1922 e il 1925 aveva questi poteri”. E però nella stessa trasmissione, con piglio burocratico, si lanciava nella constatazione che “al di la delle ragioni del governo, l’estensione dello stato di emergenza non la puoi fare con un atto monocratico”, rientrando nei ranghi del tecnico, di direttore del portale specialistico “La Gazzetta amministrativa”.

 

In quello stesso contesto radiofonico Michetti è uso mescolare riferimenti i più lontani. Così convivono lunghe dissertazioni sul lavoro, prendendo a prestito uno come Giuseppe Di Vittorio, per cui “dalla piena occupazione deriva la dignità dell’uomo”. Poi un lungo elenco di personalità che va da Piero Calamandrei a Palmiro Togliatti, “gente con delle storie incredibili alle spalle”. E accanto a questo cos’altro? La constatazione che “la cultura del cavalier Benito Mussolini, l’esperienza politica maturata sul campo, il suo eloquio, la proprietà e la conoscenza della lingua italiana, sono a una distanza siderale dai ministri odierni”, come ebbe a dire nel settembre scorso. 

 

Lo hanno accusato di ammiccare all’antisemitismo, ma l’unico contenuto che lo dovrebbe suggerire è un intervento sull’inutilità della commissione contro l’odio sul web di cui si discusse dopo gli insulti alla senatrice a vita Liliana Segre, per cui questo tribuno disse convinto che “una commissione deliberante potrebbe avere un senso dal punto di vista politico ma dal punto di vista giuridico e tecnico non ce l’ha”. Adesso che è assurto agli onori della cronaca nazionale, ha preso a girare un video in cui si scaglia contro la campagna vaccinale, perché le persone non sarebbero “vacche da vaccinare coattivamente”. E però ieri ha diffuso una foto in cui si sottopone alla profilassi anti-Covid, “ma rispetto profondamente chi abbia un’opinione diversa dalla mia”, ci tiene a precisare.

 

Sui social hanno pescato un certo attivismo Black Lives Matter ante litteram, perché nel 2016, volgendo lo sguardo agli Stati Uniti, se la prese con la “sistematica indulgenza da parte della giustizia nei confronti degli agenti di polizia responsabili dei crimini.” Qualcuno si aspettava che potesse ambire a fare il sindaco? Guardate cosa diceva alla fine della scorsa estate. “Non è il mio compito perché sono un tecnico, ma davanti alla latitanza della politica, sono a disposizione di chiunque voglia utilizzare il mio tempo. Voglio fare qualcosa per questo paese, senza incarichi e senza onori”. Più discesa in campo di questa!