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spina di borgo

Niente ordinazione sacramentale per le donne

Matteo Matzuzzi

Anche nel nuovo Codice del diritto canonico, c'è la scomunica per il sacerdozio al femminile. Una bella botta per il Sinodo in Germania

"Sia colui che ha attentato il conferimento del sacro ordine ad una donna, sia la donna che ha attentato la recezione del sacro ordine, incorre nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica; inoltre il chierico può essere punito con la dimissione dallo stato clericale”. Recita così il canone 1379 (paragrafo terzo) del nuovo libro VI del Codice di diritto canonico, promulgato due giorni fa da Papa Francesco. E’ una bella botta per quanti  – ritenendo lecitamente che questo sia il problema della Chiesa d’oggi – auspicavano l’ordinazione sacramentale delle donne, accontentandosi intanto di farle diaconesse perché forse così si usava nei primi secoli (nessuno lo sa né lo ha capito).

 

Non una notizia piacevole per i padri e le madri sinodali di Germania, da tempo impegnati nel loro Sinodo “vincolante” che tra le priorità ha proprio la definizione di un ruolo per le donne nella Chiesa cattolica. Qualcuno, come sempre, dirà che il Papa non c’entra nulla, che non sapeva, che è colpa della perfida curia romana traboccante di tradizionalisti, destrorsi, pacelliani, giovanpaolini e ratzingeriani, ma ciò significherebbe fare torto alle capacità e all’intelligenza del Pontefice felicemente regnante.

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.