roma capoccia
Quando i tifosi della Raggi urlavano: “Ammazzate i giornalisti”
“Sciacalli”, “Iene” “Vergognatevi”, “Buffoni”. La sindaca fa finta di nulla e continua a parlare. Poi qualcuno esagera. Quasi tre anni dopo Virginia partecipa insieme a Conte alla manifestazione in solidarietà al cronista Giovannetti, aggredito in una manifestazione no green pass
Roma. Piazza del Campidoglio, 17 novembre 2018. Circondata dalle telecamere, smartphone e supporter la sindaca Virginia Raggi è scesa in piazza. I manifestanti l’hanno accolta intonando i cori “Onestà, onestà” e “Virginia, Virginia, Virginia”. I fan della prima cittadina non hanno preso bene l’abbondante presenza di televisione e stampa, colpevoli di presunti e ingiusti attacchi alla sindaca. E così mentre lei parla, molti cominciano a gridare “Sciacalli”, “Iene” “Vergognatevi”, “Buffoni”. La sindaca fa finta di nulla e continua a parlare. Poi qualcuno esagera: “Ammazzate i giornalisti”. E ancora: “Quando vi toglieremo il finanziamento ai giornali andrete a chiedere il reddito di cittadinanza”. “Cretini”. “Diversamente fascisti”. Vola anche qualche spintone. Per fortuna nessuno si fa male. La sindaca non dice nulla.
Tra i cronisti qualcuno prova a chiedere all’allora assessora alla Semplificazione Flavia Marzano di dire qualcosa, di intervenire a favore dei cronisti. “Eh – dice lei – sapete com’è si sono scritte tante falsità la gente è arrabbiata, certo con questi toni sbagliano, ma cosa possiamo fare?”. Con argomentazioni discutibili ci prova allora il consigliere (oggi assessore al Commercio) Andrea Coia a placare gli animi: “Non fatevi fregare – tenta di spiegare – se fate così riporteranno solo questo parlando di questa piazza”. Niente da fare, la folla, nel silenzio imbarazzante della sindaca, non si placa. “Bugiardi, bugiardi, bugiardi”.
Quasi tre anni dopo piazza della Rotonda.
Virginia Raggi partecipa insieme al presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte e agli altri candidati sindaci Roberto Gualtieri e Carlo Calenda alla manifestazione indetta dall’associazione dei giornalisti videomaker GvPress. C’è tanta gente. L’evento è stato organizzato in solidarietà a Francesco Giovannetti, videogiornalista di Repubblica, che due giorni prima è stato selvaggiamente preso a pugni da Gianluca La Face, bidello precario, durante una manifestazione contro il green pass davanti al ministero dell’Istruzione in viale Trastevere. Il senso della manifestazione è chiaro: basta alimentare attorno ai giornalisti un clima che ne mette a rischio l’incolumità.
La sindaca si complimenta con i cronisti, stringe mani, si mette pure in posa per una foto con l’ex premier e alcuni dei videomaker che spesso l’hanno seguita durante i suoi appuntamenti davanti a uno striscione. “È normale – dice – che la protesta quando sfocia nella violenza è sempre da condannare, specialmente se nei confronti dei giornalisti che stanno in prima linea a documentare, è inaccettabile indipendentemente dalle posizioni”.
Ci sono voluti tre anni. Meglio tardi che mai.