roma capoccia
Ascensori guasti e scale mobili in revisione: la metro a Roma è da incubo
Basta controllare il profilo Twitter di Atac e poi chiedere conferma all'azienda (senza sperare di ottenere risposta): ascensori guasti e scale mobili in disuso sono pane quotidiano per gli utenti delle linee metropolitane di Roma. Una breve guida aggiornata
Quello sul sito aziendale di Atac (e sull’account twitter Infoatac) somiglia più a un bollettino di guerra: ogni giorno, su una delle tre linee metro di Roma, sono decine gli ascensori, le scale mobili o i montascale fermi. Stop che durano mesi e mesi e in cui si confondono le misure anti Covid, i fermi per lavori in corso o da fare e gli stop in attesa di collaudi.
Abbiamo chiesto ad Atac di specificare quali impianti siano stati fermati per consentire il rispetto delle norme antipandemia, quali per i lavori e quali in attesa di collaudo. Abbiamo anche chiesto all’Azienda di indicare quali lavori sono programmati sulle varie scale, quando partiranno e finiranno, e quando sono stati richiesti i collaudi agli uffici ministeriali competenti: ma Atac a queste domande non risponde e glissa.
Di sicuro ci sono un paio di punti fermi: ad aprile scorso, in una delle ultime commissioni Mobilità, gli impianti fermi erano 186. A fine luglio, il totale è sceso a 139.
In mezzo, il 24 maggio, l’ordine del sindaco uscente, Virginia Raggi, di riaprire tutti gli impianti che erano stati chiusi per irreggimentare i flussi di entrata e uscita dalle metro in ossequio alle norme Covid. Solo che rimangono ancora 18 impianti fermi per il Covid: 5 a Termini e uno a Flaminio. Sulla linea B, se ne contano uno a Colosseo, due a Piramide, tre a Magliana. Per la B1 due scale sono ferme per Covid a Libia mentre per la linea C il computo recita: 2 a Mirti e uno ciascuno a Teano e Pigneto.
La seconda lista di scale e ascensori fermi è quella degli impianti sotto lavori. Qui, l’elenco è molto più lungo e, da Atac, anche molto meno trasparente. Partiamo dalla linea A. Dieci impianti fermi, tutti in attesa di revisione generale o straordinaria, ovvero di un intervento che non rientra nelle emergenze ma nella programmazione. Che, evidentemente non c’è stata: per la linea A, uno a Termini, uno a Flaminio, due a Barberini e altrettanti a Repubblica. Infine, 4 impianti fermi a Manzoni.
Passando alla linea B, il totale delle scale ferme è di 43 in 10 stazioni. Riaperta Castro Pretorio, dopo oltre un anno di attesa, rimane sbarrata la stazione Policlinico, quella che serve sia l’Umberto I che l’Università la Sapienza, chiusa dal 29 novembre 2020 per fine vita delle scale mobili. La “fine vita” arriva dopo 30 anni di servizio: tutti i diversi “impianti di traslazione” come li chiama Atac, cioè scale mobili, ascensori, montascale o tapis roulants, vanno completamente sostituiti. La competenza non è di Atac ma, trattandosi di manutenzione straordinaria, è del Comune proprietario delle infrastrutture. Da oltre un anno ci sono 6 impianti a Tiburtina – per inciso, la stazione dell’Alta Velocità di Roma e la seconda stazione per importanza della Capitale – 11 a Bologna, 8 a Piramide, 2 a Santa Maria del Soccorso, Pietralata, Monti Tiburtini e 3 a Quintiliani fermi per “fine vita tecnica”. Vanno poi aggiunti due impianti a Ponte Mammolo – altro nodo di scambio per i pullman Cotral della zona Est dell’hinterland – chiusi in attesa di revisione speciale. Questo era il quadro a luglio scorso: esattamente lo stesso di aprile.
Passando, infine, alla metro C, qui siamo messi un po’ meglio: solo 7 impianti sono fermi. Tre a Grotte Celoni, due a Pantano e uno ciascuno a Lodi e Mirti. Anche qui, però, un quadro invariato fra aprile e luglio. Tutti in attesa di revisione speciale o di verifiche dell’ufficio del Ministero dei Trasporti.
Terza voce: gli impianti fermi per manutenzioni “ordinarie”. Per la A, 9 a Termini; 7 a Baldo degli Ubaldi (una delle 5 stazioni chiuse per mesi per la verifica ventennale); tre a San Giovanni; due a Cornelia; una ciascuna a Battistini, Cipro, Valle Aurelia, Spagna, Manzoni, Ottaviano, Subaugusta, Ponte Lungo. Sulla B/B1, siamo a 10 impianti fermi: 4 a Libia, due a Basilica San Paolo e uno ciascuno a Piramide, Colosseo e Jonio. Tre sole ferme sulla C: due a Parco di Centocelle e una a Torre Spaccata.
Il nuovo Sindaco dovrà per forza partire da qui: magari da Termini, la più martoriata stazione della metro con 15 impianti fermi, tutti rifatti nel 2012.