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Festa del cinema di Roma, parte seconda
Il compleanno di Franceschini e Monda con Cuaron e Tarantino. Cazzotti irlandesi e Facchinetti
“È fuori controllo” – dice Johnny Deep alla Festa del Cinema di Roma, non riferendosi al suo atteggiamento, visto che arriva con 3 ore di ritardo all’incontro col pubblico, bensì alla cancel culture con cui “nessuno è al sicuro”. Di certo non lo è stato Francesco Facchinetti all’Hotel St.Regis, messo ko da un pugno del campione MMA Conor McGregor, riportando labbro e naso spezzato. “Il corpo parla, racconta e non dimentica, le storie lasciano cicatrici”, scrive Francesca Neri nella sua autobiografia “Come carne viva” (Rizzoli) che presenta alla galleria Sordi con Pupi Avati.
“Il corpo va ascoltato e l’anima va capita: reclama del tempo”. Emoziona quello di Jessica Chastain alla prima del suo film “The Eyes of Tammy Faye”, in particolar modo il presidente Mattarella, i cui occhi brillano solo per lei. Brillano anche quelli dell’israeliana Daniella Pick quando ci parla del marito Quentin Tarantino con cui ceniamo alla doppia festa di compleanno del ministro Franceschini e di Antonio Monda chez i meravigliosi Paolo e Alessandra Barillari con Verdone, Dante Ferretti, Francesco Vezzoli in ciabatte, Giuliano Sangiorgi, Dante Ferretti e molti altri, ma quando arriva Alfonso Cuarón non ce n’è più per nessuno: la bellezza (non) esiste solo nella mente di chi la osserva.