roma capoccia - spina di borgo
Una rivista femminista condanna Papa Francesco
Per il giornale tedesco Emma, il Santo padre “è a capo di un sistema di apartheid”. Eppure, curiosamente, i gay lo elogiavano per le sue aperture
Papa Francesco è il “Sexist Man Alive 2021”, l’uomo misogino dell’anno, secondo la rivista femminista tedesca Emma. Durissima la requisitoria: il Pontefice sarebbe a “capo di un sistema di apartheid in cui le donne sono di serie B”. Il Papa è reo d’aver “snobbato innumerevoli cattolici impegnati che da decenni si battevano per il diritto delle donne di diventare sacerdotesse o almeno diaconesse” e invece sono state lasciate a “pulire i pavimenti delle chiese” e a fare “le serve di padroni pii”. Ovviamente il tutto desta ilarità, essendo evidente che chi ha redatto le motivazioni per il poco ambito premio non sa nulla di cosa sia la Chiesa.
Però è interessante la constatazione che a essere processato sia il Papa che qualche anno fa veniva definito dalla rivista gay The Advocate “uomo dell’anno” per le sue aperture sul tema. Passata acqua sotto i ponti romani, ecco che improvvisamente Bergoglio diventa retrogrado e reo d’aver impedito alle donne di diventare sacerdotesse. È il segnale che qualcosa si è inceppato: se non nella grande riforma annunciata a più riprese, almeno nella comunicazione. Dopotutto, già Vito Mancuso aveva accusato Francesco di essere “come Pio IX”.