Roma Capoccia
Nei cimiteri è ancora emergenza. Ama annuncia: "Entro il 2023 i nuovi forni crematori"
In un'audizione in commissione Ambiente il responsabile dei servizi cimiteriali della municipalizzata ammette i giganteschi problemi: dalle strade dissestate all'assenza di servizi igienici funzionanti. Per ristrutturare la camera mortuaria del campo santo di Prima Porta le salme veranno portate in tensostrutture refrigerate
Anche lui che dei cimiteri capitolini è il responsabile non può che partire da una constatazione. “Per anni i cimiteri hanno versato in stato di abbandono indecente, adesso servono interventi massicci che non possono che essere spalmati in un piano pluriennale”. Il punto sulla situazione Vitaliano De Salazar, capo dei servizi cimiteriali di Ama, lo ha fatto ieri pomeriggio nel corso di un’audizione in commissione capitolina Ambiente. Strade dissestate, loculi devastati dalle infiltrazioni, servizi igienici fuori uso. L’elenco dei problemi che dal Verano al cimitero Laurentino riguardano i campi santi è piuttosto lungo. Il problema principale continua a riguardare le cremazioni. A Roma i tempi di attesa sono lunghissimi e le camere mortuarie spesso non riescono più ad accogliere le salme. Per mettere una prima pezza a una situazione indegna, il Campidoglio ha cancellato la tassa che pagava chi, per evitare una trafila pietosa, andava a cremare i suoi cari fuori città. Un modo per alleggerire i sei forni della Capitale. Già nel 2021 il 23 per cento delle cremazioni è avvenuta fuori Roma. Nel 2022 è previsto finalmente l’ampliamento con tre ulteriori linee dei forni crematori per abbattere le liste di attesa. “Entro luglio – ha spiegato De Salazar – bandiremo la gara da quattro milioni, se non ci saranno ricorsi, contiamo di chiuderla entro novembre per averli funzionanti al massimo entro fine 2023”.
Il manager di Ama ha anche spiegato che tutti gli interventi del 2022 non potranno che tamponare l’emergenza. “Dobbiamo partire da rimettere in sicurezza i cimiteri che, lo dico con vergogna, quando siamo arrivati non lo erano”. Oltre all’acquisto e all’installazione dei nuovi forni crematori si procederà con la ristrutturazione e l’allargamento della camera mortuaria del cimitero Flaminio. “Per accogliere le salme installeremo delle grandi tensostrutture refrigerate”, ha spiegato prospettando un grottesco campeggio di cadaveri.
Intanto, sempre nel campo santo di Prima Porta, arriveranno nei prossimi giorni alcuni bagni chimici. “Dei 14 servizi igienici del cimitero – ha raccontato il tecnico di Ama – dieci sono fuori uso, abbiamo bandito la gara per le manutenzioni, ma intanto era necessario intervenire”. Nel 2022 sarà anche sistemata l'area ebraica del Verano, danneggiata nel 2017 dai vandali e dalla caduta di alcuni alberi nel 2021 e termineranno i lavori alle mura perimetrali dello stesso cimitero.
Infiltrazioni d’acqua, servizi di irrigazione malfunzionanti, loculi da ristrutturare dovranno aspettare. “Se dovessimo risolvere tutto subito – ha ammesso De Salazar – dovremmo avere 50 milioni, per questo partiamo dalla sicurezza per poi riportare nei prossimi anni i cimiteri alla dignità che meritano, ma anche a riportare questo servizio, per i quali i cittadini pagano, alla capacità di autofinanziarsi”.