Maurizio Gasparri (LaPresse) 

L'altra partita

Non solo governo. A destra si fanno conti preventivi sul nome per le Regionali

Marianna Rizzini

Più semplice di un anno fa? Da un lato sì, dall’altro molto dipenderà da che cosa otterranno gli alleati, e in particolare Forza Italia, nello scacchiere governativo. Motivo per cui l’incertezza ha pervaso il vertice degli eletti di FdI nel Lazio con i consiglieri regionali

I fari sono puntati sul futuro governo – nomi, equilibri, rischi – ma le successive partite incombono. Prima di tutto quella delle amministrative nel Lazio, a cui il centrodestra arriva carico della vittoria nazionale. E se, poco più di un anno fa, per la scelta del candidato sindaco di Roma, aveva dato prova di scarsa compattezza, attorcigliandosi attorno a ipotesi poi sfumate e diluendo i dubbi in una serie infinita di tavoli e riunioni, stavolta la priorità è sfruttare il momento positivo per sperare nel raddoppio, partendo da una certezza: il nome da spendere lo sceglierà Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e premier in pectore.

  

Più semplice di un anno fa? Da un lato sì, dall’altro molto dipenderà da “chi andrà dove” nello scacchiere governativo (nel senso di che cosa otterranno gli alleati e in particolare Forza Italia), motivo per cui l’incertezza ha pervaso il vertice degli eletti di FdI nel Lazio con i consiglieri regionali, qualche giorno fa. Un vertice a cui si era arrivati con una lista ufficiosa di nomi, anche se i partecipanti giurano di aver discusso soltanto di strategie.

 

E il nome di Maurizio Gasparri, rieletto con Forza Italia, era stato finora messo in cima alla piramide dei papabili, tanto che in molti avevano letto come “indizio” le parole pronunciate dal medesimo a inizio settembre, nel cuore della campagna elettorale nazionale (“serve un progetto d’urgenza per Roma e per il Lazio, abbandonati a se stessi”). Fatto sta che Gasparri potrebbe comparire anche nella compagine governativa, cosa che escluderebbe la corsa regionale.

    

Altro nome da tempo ricorrente nella rosa dei possibili candidati governatori è quello di Fabio Rampelli, rieletto alla Camera per FdI in un collegio uninominale, dove ha vinto con il 43,2 per cento dei consensi. E però, anche nel suo caso, vale la “riserva” governativa (non potrebbe candidarsi a governatore del Lazio in caso di nomina di peso). Resta in campo l’ipotesi Francesco Lollobrigida, rieletto deputato per FdI, oltre all’ipotesi Chiara Colosimo (già consigliere regionale e neoeletta deputata). E nei disegni fantapolitici c’è chi, in FdI, si spinge avanti: “Giorgia sogna il bis femminile alla Regione”. Ma Colosimo non è l’unica possibilità di corsa al femminile: si parla anche di Roberta Angelilli, europarlamentare per quattro mandati consecutivi, già vicepresidente dell’Europarlamento. “Navighiamo in altissimo mare”, dice un dirigente di FdI, convinto però di poter intravedere il porto non appena Meloni salirà al Colle.

Di più su questi argomenti:
  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.