Roma Capoccia
Un anno di Gualtieri visto dai dem romani: "Roberto è un diesel, bisogna dargli tempo"
“È che vi devo dire 6,5, la sufficienza mica posso non dargliela, ma se lo scrivi metti 7”. Roberto Morassut, ex assessore all’Urbanistica e neo ri-eletto deputato dem, come tutti gli esponenti romani del partito promuove il primo anno da sindaco di Roberto Gualtieri, che il 18 ottobre del 2021 vinceva il ballottaggio con Enrico Michetti, iniziando la sua complicata avventura a palazzo Senatorio. Ma Morassut, come tutti i dem romani, condivide quell’aria più speranzosa, fideistica che convinta, quel sei politico, che non puoi non dare al compagno di partito. “Ma guardate, io gli do 7”, dice l’ex commissario della federazione romana del partito, il deputato Matteo Orfini, alzando però gli occhi al cielo, tra il sospiro e la supplica: “So che molte cose ancora non si vedono, ma Roberto è così, è un diesel, prima studia, ma quando comincia a carburare se ne accorgono tutti, vedrete”. Vedremo. Intanto alcuni consiglieri sono insorti, chiedono un check sulla giunta, c’è qualcuno che non sta facendo bene? Si balla come ai tempi di Marino? “Vabbè dai – glissa Orfini – erano solo quattro consiglieri e poi hanno anche smentito la richiesta di un rimpasto, lo sapete che siamo un partito in cui si discute tanto”.
La convinzione comune nel Pd sembra essere un po’ questa: Gualtieri è bravo, ma per risolvere i problemi di Roma, forse, non abbastanza. Nicola Zingaretti, mentre passeggia per il Transatlantico di Montecitorio nella sui nuova veste di onorevole, sorride sorpreso e allarga le braccia in un eloquente no comment: “Ma che domande sono, lasciatelo lavorare”. La più convinta è Monica Cirinnà, l’ex aspirante sindaca è invece la più convinta. Dice: “Io gli do 9, non avrei saputo fare di meglio, chi conosce l’amministrazione sa che sta facendo bene”. E però i cittadini questi cambiamenti non li vedono, c’è la spazzatura ancora ovunque, la metro che chiude alle 21, i servizi anagrafici che continuano a non funzionare... “Vabbè ma perché anche i cittadini possano vedere davvero un cambio di passo c’è bisogno che ci sia prima un cambio di passo istituzionale, serve approvare al più presto la legge per Roma Capitale, oggi il comune ha gli stessi poteri di quello di Canicattì i miracoli non li può fare nessuno, Gualtieri si salva davvero solo se questo parlamento è quello che finalmente approva le nuove regole”.