Roma Capoccia

I consiglieri M5s del Lazio premono su Conte: il campo largo non può attendere

Marianna Rizzini

Roberta Lombardi e gli altri grillini favorevoli all'accordo con i dem incontrano l'avvocato di Volturara Appula. Si ragiona intorno a un candidato civico e a un sondaggio. Sullo sfondo, il dialogo con Goffredo Bettini 

L’incontro infine c’è stato, oggi, tra i consiglieri regionali a Cinque Stelle e il leader a Cinque Stelle Giuseppe Conte, l’uomo che sull’idea del "campo largo" per le prossime regionali non era parso convinto come gli esponenti del Pd locale e come Roberta Lombardi, l’assessore che del modello Lazio è uno dei simboli. E durante l’incontro, chiesto in precedenza proprio dagli esponenti laziali del Movimento, la posizione a favore di una corsa regionale con campo largo è stata rinforzata non soltanto attraverso il racconto delle conversazioni con il segretario pd laziale Bruno Astorre e con il responsabile pd Enti locali Francesco Boccia, ma anche con l’offerta della dote teorica di una sorta di disponibilità dem a trattare – questo hanno fatto capire i consiglieri a Conte – su un comune nome civico (al momento le ipotesi ruotano attorno a quattro nomi), quindi al di fuori di quelle che erano le precedenti opzioni di partito, dal vicepresidente uscente della Regione Daniele Leodori (che qualche giorno fa ha fatto un passo indietro in attesa di vedere se il campo largo è possibile) ad Alessio D’Amato, assessore uscente tuttora in campo. Non solo: i consiglieri a Cinque stelle hanno fatto sapere a Conte di aver commissionato un sondaggio sul “campo largo” (come a dire: si può vincere).

 

Sullo sfondo, l’opera di intensificazione dialogo diretta da Goffredo Bettini (che presenterà il suo libro tra pochi giorni con Conte e Andrea Orlando). I segnali di disponibilità Pd si erano comunque susseguiti nell’ultima settimana, a partire dalle parole di Leodori nel momento del “passo di lato”: “Il mio è stato un voler mettere un punto ai tatticismi. A chi cerca di accreditarsi con questa piuttosto che con quell’altra parte, non capendo che così si mette a rischio tutto. Il nostro interesse deve essere la conferma del campo largo, perché regalare alla destra la regione senza neanche giocare la partita è un errore strategico che rischiamo di pagare nei prossimi anni”. Lo stesso governatore uscente Nicola Zingaretti aveva sottolineato che “gli elettori si riconoscono nell’attuale maggioranza”. Conte, nel frattempo, non si era sbottonato, anzi: “Stiamo affinando quella che è la prospettiva regionale. Lo faremo, ovviamente, consapevoli del fatto che c’è un’esperienza in uscita di governo che si è rivelata positiva ma è anche vero che il contesto attuale è completamente cambiato”. (Se campo largo sarà, tra l’altro, questo vedrà l’opposizione dell’ex sindaca Virginia Raggi, nemica dell’ipotesi). 

  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.