roma capoccia
I grillini fanno “la mappa dell'inceneritore”
Non è difficile immaginare come questo volantino di protesta possa diventare lo strumento propulsivo per la campagna elettorale del M5s a Roma. Un’eventualità che non spaventa il candidato del Pd D’Amato: “Se a Roma si votasse per un referendum sul termovalorizzatore, i sì vincerebbero con più dell’80 per cento dei consensi”
Negli ultimi giorni ha cominciato a girare sulle chat di simpatizzanti e militanti grillini con una certa insistenza. In zona Eur la stessa immagine è finita anche nelle cassette delle lettere di molti condomini. È la mappa dell’inceneritore, una cartina di Roma che caratterizza ogni quartire con un dato, la distanza chilometrica da Santa Palomba, zona industriale sull’Ardeatina dove, se tutto andasse liscio, entro il 2025 dovrebbe sorgere il nuovo termovalorizzatore di Roma, l’impianto scelto dal sindaco Roberto Gualtieri per salvare l’impianto dopo essere già stato usato è diventato l’ostacolo insormontabile all’alleanza con il Pd per le regionali del Lazio. Non è dunque difficile immaginare come questa mappa, oggi semplice volantino di protesta, possa diventare lo strumento propulsivo per la campagna elettorale del M5s a Roma.
Certo sarebbe difficile farlo se, come appare probabile, il candidato dei grillini fosse il prorettore Livio De Santoli. Il professore è rimasto fuori dal Parlamento e per Conte resta il profilo ideale, ma è finito nel mirino delle chat grilline perché come consulente dell’allora sindaco Gianni Alemanno suggerì come soluzione al dossier rifiuti proprio la realizzazione di più inceneritori.
L’eventualità, comunque, non spaventa affatto il candidato del Pd Alessio D’Amato: “Penso che se a Roma si votasse in parallelo alle regionali per un referendum sul termovalorizzatore, i sì all’impianto vincerebbero con oltre l’80 per cento dei consensi”. Della serie: se i grillini si vogliono suicidare facciano pure.