Roma Capoccia
Elezioni Regionali in Lazio, ecco tutti i nomi dei riciclati
Trombato alle elezioni nazionali? Tranquillo, ti piazziamo in regione. Terzo polo, Lega e M5s: non si butta via niente. Per Forza Italia spunta il nome di Alessandra Mussolini. Nel Pd invece i riequilibri potrebbero portare due escluse eccelenti alla corte di Gualtieri in Campidoglio
La data già c’è. Il 12 febbraio. Ieri il presidente vicario della Regione Lazio ha ufficializzato la richiesta per votare quel giorno il successore di Nicola Zingaretti alla guida della Regione Lazio. A destra il nome del candidato governatore ancora non c’è. Giorgia Meloni vorrebbe che a correre sia il deputato di FdI Paolo Trancassini. La presidente però deve vedersela con l’opposizione interna al suo partito (non è un mistero che Fabio Rampelli ambisca alla carica), ma anche con gli alleati. Forza Italia e Lega vogliono evitare l’”effetto Michetti”che per loro non significa solo evitare un profilo civico, ma anche un nome poco conosciuto, non in grado dunque di drenare voti in più di quelli raccolti dai partiti. A sinistra Alessio D’Amato è già in campo con il sostegno del Pd e del Terzo polo, ma ancora in attesa di capire cosa faranno Sinistra Italiana e Europa verde.
Mentre le coalizione annaspano alla ricerca di una quadra finale, i partiti hanno già messo la testa sulle liste elettorali. Dovranno essere presentate trenta giorni prima del voto. Il tempo insomma non manca, ma il lavorio delle segreterie è già cominciato. La Pisana non sarà palazzo Montecitorio, ma tanti di coloro che sono rimasti fuori dal parlamento non disdegnano l’opportunità di riciclarsi in consiglio regionale. Un discorso che non vale certo per Fratelli d’Italia che, grazie allo storico risultato, ha fatto fare a consiglieri regionali e comunali il percorso inverso. Il record di trombati alla ricerca di un posto al sole lo detiene il M5s. Ancora non è chiaro chi sarà l’uomo o la donna – una civica dal curriculum invidiabile è il profilo che circola in queste ore – a correre come governatore, ma già s’intuisce invece come potrebbe essere composta la lista grillina. Ci sarà quasi certamente l’ex senatrice Giulia Lupo, una vita di battaglie a Fiumicino come dipendenti di Alitalia, ma anche Francesca Flati, recordwoman di preferenze alla parlamentarie del M5s ad agosto, rimasta fuori perché in posizione non eleggibile, scavalcata dai nomi bloccati scelti dal capo Giuseppe Conte. Stesso destino anche per un altro ex deputato grillino non rieletto: Marco Bella, professore associato di chimica alla Sapienza. Tra i grillini ci sarà sicuramente anche un altro docente della Sapienza, il professore di Fisica ambientale Livio De Santoli (nome attenzionato anche come possibile candidato governatore) rimasto fuori dal parlamento nonostante fosse tra i fedelissimi dell’avvocato di Volturara Appula.
Anche la Lega cercherà di riciclare qualche nome. Tre su tutti: l’ex deputata Sara De Angelis, l’ex campione di judo Felice Mariani e la grande esclusa Barbara Saltamartini (anche se lei non ha ancora sciolto la riserva). Saranno parte della lista insieme agli uscenti – Giuseppe Cangemi, Orlando Tripodi, Laura Cartaginese e Daniele Giannini – e a Tony Brougnuolo, segretario leghista della provincia di Roma. Per Forza Italia invece ci sarà un grande ritorno. Quello di Alessandra Mussolini, dopo l’elezione al parlamento europeo, l’ex senatrice di An e Pdl ha dato la disponibilità a correre anche per la Pisana.
Nel Pd invece regge l’equilibrio tra le correnti con diversi ticket già formati. Non includono però le grandi escluse delle elezioni politiche di settembre. Parliamo di Monica Cirinnà e Patrizia Prestipino. La prima sosterrà il ticket Emiliano Minucci (già alla Pisana dal 2013 al 2018 e poi per cinque anni a Montecitorio) e la consigliera capitolina Erica Battaglia. La seconda sosterrà invece la coppia di candidati vicini al sindaco Roberto Gualtieri, e cioè Mario Ciarla ed Eleonora Mattia. E chissà che per lei non possa palesarsi, dopo le elezioni, un posto in giunta in Campidoglio. Al posto, si vocifera a palazzo Senatorio, dell’assessora alle Politiche sociali Barbara Funari, coordinatrice romanda del movimento politico vicino a Sant’Egidio Demos. Alla Pisana Funari andrebbe a coprire il buco lasciato dal segretario del partito Paolo Ciani eletto alla Camera. Alla corte di Gualtieri in Campidoglio potrebbe arrivare anche Cirinnà, ma in questo caso senza assessori in uscita spetterebbe a Gualtieri trovare un efficace rimescolamento di deleghe.
Infine, per il Terzo polo, che correrà finalmente insieme dopo l’accordo federativo tra Azione e Italia viva, potrebbe essere ripescato l’ex deputato Luciano Nobili, un tempo uomo di riferimento a Roma di Matteo Renzi, ma inserito alle ultime elezioni politiche in una posizione che ha reso la sua rielezione un’operazione praticamente impossibile.