Roma Capoccia
Il candidato Rocca non accontenta tutti, ma si difende puntando sul web
Nel giro di qualche ora l'ex presidente della Croce Rossa si è trovato alle prese non soltanto con le polemiche provenienti da sinistra, ma anche con una sotterranea perplessità trasversale interna
Erano partiti, a destra, dopo vari tentennamenti (durati mesi), gettando il cuore oltre l’ostacolo: sì, alla fine era stato scelto come candidato alle elezioni Regionali Francesco Rocca, già presidente della Croce Rossa. Lo avevano presentato uniti, i partiti della coalizione, nel centro di Roma, alla presenza dei vertici di Fratelli d’Italia (senza Giorgia Meloni) e di esponenti di spicco della Lega e di Forza Italia, non più tardi di due settimane fa, come personalità “autorevole”, come uno “destinato a fare il ministro e quindi figurarsi se non sarà un bravo governatore”, uno che “sarebbe stata tutta un’altra cosa candidarlo al posto di Enrico Michetti a sindaco di Roma, nel 2021”, uno che raccoglie “consensi ovunque”. E lui, il candidato Rocca, aveva usato parole ecumeniche: “La mia priorità sarà non lasciare nessuno indietro”, ma anche settoriali, nel senso dell’attacco agli avversari: “Ridarò dignità ai cittadini del Lazio per quanto riguarda la Sanità”.
E però, nel giro di qualche giorno, Rocca si è trovato alle prese non soltanto con le polemiche provenienti da sinistra, per via di alcuni episodi del suo passato (“ho fatto i conti con la giustizia, mi sono fatto un anno di arresti domiciliari e ho cominciato un proficuo percorso di recupero”, ha spiegato Rocca in un’intervista a La Stampa), ma anche con una sotterranea perplessità trasversale interna, in alcuni settori di FdI (che si aspettavano altri nomi), nella Lega (che non aveva inizialmente pensato a lui) e in Forza Italia, dove si loda il suo profilo ma dove alcuni speravano in un candidato più politico.
A margine delle tensioni sul termovalorizzatore (Rocca ha infine detto, due giorni fa, che non si metterà di traverso rispetto alle mosse del sindaco pd Roberto Gualtieri: “Gualtieri in me troverà non un avversario, ma un leale collaboratore”), corrono nella coalizione commenti preoccupati su alcuni presunti segnali di debolezza del candidato. “Troppo conciliante, ma anche a volte troppo sicuro”, dice un parlamentare di centrodestra. Lui, Rocca, intanto punta dritto alla rete (suo collaboratore per i social media è il giovane Enrico Maria Casini, già attivo in precedenza in ambito leghista e durante la campagna elettorale di Enrico Michetti nonché nell’entourage di Ermenegildo Rossi, sindacalista Ugl noto per aver sventato un dirottamento aereo). Ma non bastano i social quando alle spalle ci sono dubbi anche sulla sua linea in tema di sicurezza. “Si riguardino le sue dichiarazioni sui migranti”, dice un deputato leghista.