Roma Capoccia
“Calibano”, nasce la rivista semestrale del Teatro dell'Opera
"L’idea è quella di uno strumento di approfondimento e non di promozione vogliamo focalizzare l’attenzione su temi di attualità legati anche agli spettacoli del Teatro”, dice il direttore Paolo Cairoli
“Una nuova rivista che possa approfondire tematiche di forte attualità ma non strettamente legate alla musica”. Con questi auspici nasce “Calibano” il semestrale voluto dal Sovrintendente del Teatro dell’Opera Francesco Giambrone e diretto da Paolo Cairoli. “L’idea è quella di uno strumento di approfondimento e non di promozione – dice Cairoli – vogliamo focalizzare l’attenzione su temi di attualità legati anche agli spettacoli del Teatro”.
“Calibano” è un personaggio creato da William Shakespeare per la commedia “La tempesta”. “È prima di tutto un omaggio ai coraggiosi esempi di riviste-laboratorio che ci hanno preceduto dandosi lo stesso nome. E poi ne “La tempesta”, Calibano è figlio di una strega o di una donna presunta tale; è considerato un’anomalia; è escluso, marginalizzato, disumanizzato. Noi vogliamo partire rimettendo la sua voce al centro”.
A sposare l’iniziativa è Effequ, casa editrice indipendente romana che distribuirà il testo in libreria provando a intercettare un pubblico di giovani. “Non sarà negli scaffali musicali – precisa Cairoli – ma negli studi culturali. La musica è solo un pretesto ma la rivista, per le firme coinvolte, gli argomenti, vuole scavare all’interno di temi che spesso si incontrano come gossip sui giornali”. Gli fa eco il Sovrintendente: “Viviamo tempi in cui si tende a banalizzare o semplificare fenomeni complessi. E invece la complessità va affrontata senza remore nella sua sfaccettata e talora anche ambigua ricchezza”.
La prima occasione è “Aida” di Giuseppe Verdi nuova produzione del Costanzi con la direzione di Michele Mariotti e la regia di Davide Livermore in scena da martedì 31. Il tema scelto per questo debutto è quello del blackface. Si spazia dal rapporto tra Michael Jackson e il colore della pelle sino al controverso rapporto tra blackface e interpretazione. Senza dimenticare storie di calcio come quella raccontata da Daniele Manusia o un approfondimento sul fenomeno dei minstrel show americani.
Tra le tante novità che Calibano propone ci sono le immagini realizzate da Simone Ferrini con la tecnologia Text To Image. Un software di intelligenza artificiale che genera immagini sulla base di indicazioni stilistiche, parole chiave e brani presi dagli articoli presenti nella rivista.