(foto Ansa)

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Meloni lancia il tandem Roma-Odessa per Expo 2030 senza avvisare Gualtieri

Domenico Di Sanzo

La premier a Kyiv lancia la proposta di una collaborazione con la città ucraina. Ma in Campidoglio nessuno ne sapeva nulla, compreso il sindaco

Tra blackout, siparietti e seri schiaffi di Zelensky a Berlusconi, l’annuncio di Giorgia Meloni su Expo è stata la sorpresa in tono minore della storica conferenza stampa di Kyiv. “Penso che sarebbe un segnale importante che l’Expo tornasse in Europa. Roma e Odessa sono candidate, dobbiamo provare a ragionare di come lavorare insieme, sarebbe un bel segnale europeo e di come crediamo che le cose andranno bene”, propone Meloni accanto al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Echi al Campidoglio. La premier accelera, in vista dell’evento del 2030 immagina una collaborazione tra la Capitale italiana e la città che si affaccia sul Mar Nero. Odessa è stato uno dei bocconi che Vladimir Putin voleva divorare senza fare troppi complimenti, eppure il centro portuale, famoso anche per la scalinata Potemkin, ha resistito e resiste. Anzi, Odessa si è candidata per ospitare l’Esposizione universale in programma tra sette anni. Anche Roma è in corsa.

 

E Meloni, davanti alla potenza simbolica della candidatura ucraina, ha lanciato l’idea di un tandem. Solo che al Campidoglio nessuno ne sapeva nulla. Niente di niente. La presidente del Consiglio non ne aveva parlato con il sindaco Roberto Gualtieri e dalle parti del Comune sono disorientati. Gualtieri - fino al momento in cui scriviamo - non proferisce parola. Un parlamentare romano del Pd, in un impeto di trasparenza, dice al Foglio che lui no, non ha trovato il tempo di guardare la conferenza stampa di Meloni e Zelensky. “Qua siamo tutti impegnati con il congresso, domenica ci sono le primarie, non sapevo nemmeno che la Meloni avesse parlato di Expo, non ho seguito proprio”, la candida confessione. Un altro deputato di Roma preferisce non rispondere al telefono. Chi è vicino a Gualtieri non capta la portata dell’opportunità offerta a Roma e traccheggia, calcia la palla in tribuna. Senza far filtrare disappunto, al Campidoglio però annotano: “Escludiamo che Meloni ne avesse parlato prima con il sindaco, non lo sapevamo”. E poi il campionario di dietrologie sulla dinamica che ha portato all’annuncio su Expo. “Ma sicuramente nemmeno la Meloni sapeva che avrebbe detto questa cosa in una cornice del genere, magari le hanno fatto una domanda e lei ha risposto così”. E Zelensky? “Eh, pure qua non sappiamo quanto Zelensky sappia personalmente del dossier su Odessa, forse è gestito a livello locale”.

 

Magari, forse. E’ questo lo sbuffo di Roma mentre la storia corre veloce. Meloni parla di Expo e non avvisa. Ma il bello è che al Campidoglio non se ne dolgono più di tanto, anzi colgono l’occasione per svicolare. Al Comune è tutto un sottolineare che la questione del 2030, in ultima istanza, riguarda il governo. La Farnesina, prima di tutto. Il comitato promotore Roma Expo guidato dall’ambasciatore Giampiero Massolo, in secundis. “Chiedete a loro”, il ritornello. “Io non mi sto occupando direttamente della cosa”, premette con Il Foglio pure l’assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato. Poi dice: “Sicuramente è una cosa positiva che la premier parli della nostra città e parli di Expo in una vetrina così importante, davanti alla stampa di tutto il mondo. Anche il sindaco Gualtieri in tempi non sospetti aveva fatto un lavoro importante e ha già incontrato il sindaco di Odessa, ci possono essere molti modi per impostare una collaborazione, intanto è stata una vetrina importante per Roma a livello mondiale”.

Tutta pubblicità, però le modalità della cooperazione con la città ucraina devono essere decise tra Palazzo Chigi e il ministero degli Esteri, ecco il succo dei discorsi romani. L’ultima volta che si era parlato di una partnership tra Roma e Odessa per Expo 2030 risale al 4 novembre dello scorso anno. In quell’occasione il sindaco Roberto Gualtieri aveva ricevuto Ghennady Trukhanov, primo cittadino della città portuale ucraina. “Il Sindaco Gualtieri ha sottolineato che Roma è pronta a immaginare la sua Expo 2030 in collaborazione con Odessa”, recitava una nota del Comune. Ma stavolta le parole di Giorgia Meloni hanno un peso specifico molto diverso.

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