Roma Capoccia
Nobili eletto nel Lazio dopo il riconteggio. Ma il candidato di Azione escluso farà ricorso
Da Italia viva, dopo l'esclusione dal Consiglio regionale, è partito un braccio di ferro. Le preferenze perdute assegnano al candidato renziano la vittoria su Pierluca Dionisi, che però non si arrende
La partita delle regionali nel Lazio è chiusa per tutti, tranne che per Renzi e Calenda. Il Terzo polo a Roma è agitato infatti dai riconteggi che riguardano l’ultimo seggio da assegnare in Consiglio regionale, conteso tra Luciano Nobili di Italia viva e Pierluca Dionisi di Azione. Un braccio di ferro interno e casalingo per il Terzo polo, sentito in maniera particolare dal partito di Carlo Calenda, dal momento che se Nobili riuscisse a soffiare il posto a Dionisi, andandosi a unire in Consiglio regionale alla compagna di partito Marietta Tidei, vorrebbe dire che Azione non è riuscita a eleggere neanche un consigliere regionale nel Lazio, a fronte di due eletti con il partito di Matteo Renzi.
All’indomani delle elezioni, la vittoria era stata assegnata a Dionisi che, secondo i dati pubblicati sul sito del Viminale, era riuscito a raccogliere 5.008 preferenze a Roma e in provincia. Trentadue in più rispetto a Luciano Nobili, che si era fermato a 4.976. L’ex deputato di Italia viva aveva chiesto il riconteggio in quarantuno sezioni, in cui in maniera forse piuttosto anomala al termine degli scrutinii non era stata assegnata nessuna preferenza. Ieri è stato riconosciuto al candidato renziano che 139 preferenze a lui assegnate erano andate perdute, mentre sono state ritrovate soltanto 76 schede con scritto il nome di Pierluca Dionisi, che non erano state contate.
Ma per il candidato di Azione la battaglia non finisce qui: “Nella conta dei voti mancava ancora la sezione di Colleferro, con cui io ho comunque sette voti in più rispetto a Nobili. Dovrei comunque entrare io in Consilio, il problema è che nei riconteggi effettuati dal seggio centrale, mi è stato annullato un numero importante di voti, in una maniera che, dopo aver richiesto l’accesso agli atti, a me è sembrata anomala”. In una di queste sezioni, secondo quanto Dionisi dice di aver visto leggendo le carte, dopo il riconteggio il suo nome passa infatti da sette preferenze a zero. “Secondo me qualcosa non torna. Per questa ragione stiamo presentando nuove istanze per chiedere un nuovo esame delle schede, e attendiamo fiduciosi che si pronunci chi di dovere. Altrimenti ci dovremo rivolgere al Tar”. Nobili, dall’altra parte, incassa il successo, temporaneo o meno che sia, di quest’ultimo riconteggio ma non si lancia ancora in esultanze e ringraziamenti, rispettando un silenzio che lascia intendere che, ancora per un po’, sarà più saggio avere cautela.