Roma Capoccia
In viaggio verso i congressi locali Pd, con qualche certezza e molti dubbi
Si cercano i profili giusti per la segreteria regionale del Lazio e per quella romana: entro il 26 maggio si può presentare la candidatura. A giugno le primarie: ecco i volti e le sfide
Le date ci sono, e si allungano tra maggio, giugno e luglio, intersecandosi: per il congresso del Pd regionale si parte dal 26 (giorno ultimo per la presentazione delle candidature) e si va dritti ai dieci giorni in cui gli iscritti saranno intenti a pronunciarsi, diretti verso le primarie del 18 giugno. Per il congresso romano, invece, si veleggia senza certezze verso la metà di luglio, momento in cui si dovrebbe avere il nuovo segretario locale (dopo Andrea Casu, eletto deputato). Intanto, si parte da un dato: la vittoria di Elly Schlein, che a Roma ha totalizzato il 69 per cento di consensi, ha fatto sì che i sostenitori della sua mozione entrati al Nazareno siano più di quelli che hanno sostenuto Stefano Bonaccini. Tuttavia si cerca, dicono al Nazareno, un nome che sia al tempo stesso “non divisivo” ma rappresentativo del nuovo corso. (“Pare facile”, dice un parlamentare dem, tra il serio e il faceto).
Fatto sta che la ricerca di sfidanti per Enzo Foschi, attuale vicesegretario del Pd Lazio, nome schleiniano favorito, si è fatta affannosa dopo mesi di dibattito anche attorno al rapporto che il futuro segretario locale dovrà avere con il sindaco Roberto Gualtieri. Ed ecco che compaiono, nelle liste ufficiose, i profili di Paolo Marchionne, presidente del III Municipio, di Giovanni Zannola, presidente della Commissione Trasporti del Comune di Roma e di Ludovico Di Traglia, segretario dei giovani pd nel Lazio.
Sul tema dei rapporti con il Campidoglio anche Casu, nell’ultima direzione locale (riconvocata per domani) ha sottolineato l’importanza di non avallare l’immagine “caricaturale” di un partito “troppo vicino all’amministrazione comunale”, un partito “che sostiene troppo il Campidoglio”: “Siamo meglio di come ci raccontano, a Roma le elezioni le abbiamo vinte tutti insieme”, ha detto Casu, invitando a non vivere la fase congressuale in modo divisivo ma cercando di “valutare quali possano essere le idee, le donne e gli uomini migliori da mettere in campo: se faremo questo congresso dedicando tutta l’attenzione che merita a quello che stiamo vivendo, a quello che sta succedendo attorno a noi, saremo di grado di costruire insieme a Roma un partito ancora più forte”. Intanto per il Lazio il nome che circola in chiaro è quello di Daniele Leodori, ex assessore nella giunta Zingaretti, ma chissà (c’è chi scommette sul passo avanti del consigliere comunale Mariano Angelucci)