Roma Capoccia

“Gualtieri superficiale, così salta la metro C”. Parla Carpano 

Gianluca De Rosa

Il consigliere di Azione attacca sindaco e assessore: “Sulla Ztl hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza”

“Quando in giunta fu firmata la delibera sulla Ztl verde il sindaco ha fatto un comunicato stampa dicendo che era una giornata storica, oggi si è reso conto degli effetti,  dice che va cambiata e accusa la Regione. Mi aspetterei che un primo cittadino sia in grado di prevedere gli effetti dei suoi provvedimenti, quella delibera va stracciata subito”. Francesco Carpano, consigliere capitolino di Azione e membro della commissione Mobilità è convinto che il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore Eugenio Patanè sui trasporti capitolini “stiano agendo in modo assolutamente mediocre”. Eppure hanno portato a casa oltre tre miliardi per completare la metro C, proviamo a contestare noi. “Esatto – ci risponde il consigliere calendiano – hanno ricevuto un finanziamento enorme, ma lasciano la società che quei soldi dovrebbe spenderli bloccata in liquidazione da più di un anno e mezzo, così facendo stiamo bloccando la cosa più importante per questa città: il rafforzamento del trasporto su ferro”.

 

I lavori di metro C però vanno avanti e l’assessore Patanè ha annunciato che a breve partiranno anche le progettazioni per metro D e i prolungamenti delle linee A e B. “Al di là degli annunci di Patanè – dice Carpano – la situazione è che metro C arranca, mentre le progettazioni di metro D, prolungamenti di A e B ancora non sono nemmeno partite, solo parole. Su quello della A in particolare – prosegue il consigliere – abbiamo rischiato di perdere il finanziamento del ministero per la scadenza dei termini, Patanè è stato costretto a chiedere una deroga a Salvini proprio perché a Roma metropolitane, vista la liquidazione, non poteva affidare la progettazione”. Dal Campidoglio dicono che la situazione Roma Metropolitane sia complessa, che ci stanno lavorando e che si arriverà alla fusione con Roma servizi per la mobilità e il problema, che per volere della giunta Raggi si trascina dal 2019, sarà risolto una volta per tutte. “Peccato che nessuno, l’ho chiesto al direttore generale Paolo Aielli in commissione, mi sappia  dare una data per il completamento di questa fusione, la verità è che è mancata una regia politica da parte del sindaco che avrebbe dovuto mettere Ragioneria, azienda e uffici intorno a un tavolo per risolvere il problema. Vi sembra normale invece che il consorzio metro C abbia dovuto scrivere una lettera di fuoco al comune per sbloccare i conti pignorati di Roma Metropolitane che impedivano anche di pagare a loro le fatture oltre gli stipendi ai dipendenti, intendo ovviamente quelli che sono rimasti e non sono scappati a Rfi. Questo è il più grande appalto della città, non possiamo permetterci di bucarlo”.

 

Ma non c’è solo Roma Metropolitane tra le cose che secondo il consigliere di Azione non vanno. Carpano accusa sindaco e assessore di soffrire di annuncite. “I tram – dice – sono la cartina di tornasole della leggerezza con la quale  stanno gestendo la partita della mobilità. Erano partiti dicendo che avrebbero fatto quattro tramvie entro il Giubileo (Tva, tramvia Togliatti, Tiburtina-Verano, Termini-Tor Vergata) e invece non sarà pronta nemmeno una, di alcune aspettiamo le gare, mentre di altre mancano ancora i progetti”. La conclusione di Carpano è netta: “Questa amministrazione sta solo sull’emergenza e non sulla programmazione, il sindaco non sta gestendo le vere priorità della città, e cioè le infrastrutture, altrimenti non avremmo la stazione appaltante più grande della città che non paga i suo dipendenti da tre mesi”. 

Di più su questi argomenti: