Roma capoccia - spina di borgo
I pericolosi pizzini del prefetto
Mons. Fernández ricomincia a concedere interviste, lanciando anatemi. Ed è subito caos
Mons. Victor Manuel Fernández si è insediato al dicastero per la Dottrina della fede e tra pochi giorni sarà creato cardinale. Si nota subito che la prudenza – e la pazienza – non fanno parte del suo spirito, quantomai indomito. Se Joseph Ratzinger era noto per non concedere interviste (o per concederne pochissime), Fernández trova anche il tempo per comunicare sui social. Parla molto, di tutto. Ricorda che lui, nelle esperienze pregresse, parlava sempre di Maria, di Gesù, dei santi.
Una fede popolare, insomma, coltivata con cura prima a Buenos Aires e poi a La Plata, dove Francesco lo mandò a fare l’arcivescovo. L’ultima intervista in ordine di tempo è quella concessa a Religión Digital e conferma una certa istintività del prefetto. Se la prende sempre con i conservatori che vogliono male al Papa, diventati l’“estrema destra”. Sono quelli che l’hanno messo in croce per il libretto pubblicato decenni fa, “Saname con tu boca”, preso a esempio (con poco senso, va detto) di quel che pensa realmente in fatto di dottrina.
E proprio questo attacco manda su tutte le furie mons. Fernández, che avverte: “Ho diversi altri testi di anni fa che potrebbero essere considerati molto più pericolosi dal punto di vista teologico. Forse faccio male a dirlo, ma è la verità”. Con un Sinodo alle porte che si ripromette di discutere di tutto, forse la cosa meno utile e saggia da fare è spedire pizzini a mezzo stampa creando ancora più caos.