Roma Capoccia
Gualtieri fa il tagliando su bus e taxi, in duello con Salvini e con schiaffo saudita
“Da venerdì parte il percorso per aumentare le licenze dei taxi”, dice il sindaco a Sky Tg24. Poi arriva l’amaro schiaffo saudita sulla maglia della Roma
I bus a Roma ora non bruciano più, dice il sindaco dem Roberto Gualtieri, intervistato da SkyTg24 per i vent’anni dell’emittente. “Ci siamo messi al lavoro sulle emergenze della città fin dal primo giorno”, prosegue Gualtieri, elencando, in una sorta di auto-tagliando, i settori dove a suo avviso le cose stanno migliorando: la metropolitana (“abbiamo trovato una situazione disastrosa e indecente ma il direttore generale di Atac che abbiamo scelto, Alberto Zorzan che arriva da Milano, è il migliore in Italia”) ma anche in generale gli investimenti sui trasporti (“ci siamo presi la responsabilità di aprire i cantieri” – cosa che non va detta ai romani imbufaliti per le sorti alterne del tram numero 8). Vista dal lato Gualtieri, comunque, la romana condizione, al di là della percezione, è un bicchiere non mezzo vuoto, ma quasi pieno. Il sindaco si dà” voto positivo” per l’impegno messo in questi due anni, dice, e con serenità si affiderà quindi al voto dei cittadini (a fine mandato). Ma è un’altra la dichiarazione che fa sobbalzare di speranza gli ascoltatori locali: “Da venerdì parte il percorso per aumentare le licenze dei taxi”, dice Gualtieri, accusando il governo di aver scritto norme “che non servono a niente”, in un decreto (decreto Asset) “fatto male, con una nuova procedura che ci farebbe perdere tutti i soldi che vanno ai Comuni per la gestione delle licenze …Ci vorranno dei mesi, il governo ha reso impossibile l’aumento con il decreto, ma noi abbiamo deciso di aumentarle e lo faremo”. Vista dal lato del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, la colpa è invece, in uno specchio rovesciato, proprio dei sindaci che “non hanno fatto bandi per le licenze” e che quindi “sono contenti del servizio che offrono”. Rincara la dose il ministro delle Imprese Adolfo Urso: “Se Gualtieri avesse voluto utilizzare la normativa in vigore avrebbe potuto farlo nei due anni trascorsi da quando si è insediato al Campidoglio”. Ma Gualtieri guarda e passa, e nella giornata dell’auto-motivazione vola alto. Pensiero e parole corrono cioè verso la bestia nera di ogni amministrazione capitolina, i rifiuti e il decoro: il sindaco anche in questo caso si promuove, seppure con riserva (situazione non ancora “ottimale” ma “in miglioramento”), e già che c’è sorride al futuro: “Roma è in grado, non a chiacchiere, di gestire i grandi eventi”. Realtà o wishful thinking? Sia come sia, intanto arriva l’amaro schiaffo saudita sulla maglia della Roma (e sui sogni per l’Expo).