Fratelli d'Italia contro Fratelli d'Italia
Settimana nera per Rocca alla Regione, e non solo per i j'accuse dell'opposizione
Non c’è soltanto l’opposizione, a turbare la navigazione finora (fin troppo) tranquilla del governatore di centrodestra del Lazio Francesco Rocca. Non c’è infatti soltanto la protesta delle opposizioni – che ieri non hanno partecipato alla riunione della Commissione Bilancio in polemica contro “la destra che non rispetta le regole e presenta, fuori tempo massimo, un odg aggiuntivo”. E non c’è soltanto, sullo sfondo, l’attacco della Cgil e delle opposizioni sul “vergognoso aumento della pressione fiscale”: “Dopo che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un odg che impegnava il presidente a rifinanziare il fondo tagliatasse, nel Lazio l’imposta sui redditi sta per aumentare per oltre due milioni di contribuenti, un aumento della pressione fiscale su lavoratori e pensionati che arriva a superare i 300 euro”, lamentano i capigruppo d’opposizione. “Il Consiglio è sempre più ridotto a mero passacarte della giunta”, è il j’accuse. Quel che è peggio, è che il disastro rischia di averlo in casa, Rocca, in seno alle diverse anime di Fratelli d’Italia. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, esponente del partito della premier Giorgia Meloni, ha mandato agli assessori della Giunta una lettera in cui si dice loro di rispettare i consiglieri, anche della stessa maggioranza, limitando gli emendamenti alle loro proposte di legge: “Ho avuto modo di verificare”, si legge nella missiva, “anche su ripetute sollecitazioni dei consiglieri che partecipano alle commissioni…che le proposte di legge adottate dalla giunta regionale siano oggetto di emendamenti presentati anche da parte degli stessi assessori proponenti dell’articolato di cui si chiede l’approvazione”. E si dice nella lettera che questa “modalità”, pur essendo consentita dal regolamento dei lavori del Consiglio regionale, oltre a “inasprire inutilmente i rapporti con le opposizioni, affievolisce di fatto il ruolo e la partecipazione dei consiglieri della stessa maggioranza” rispetto al possibile “miglioramento degli articolati proposti dall’esecutivo”. E che si rischia così di pregiudicare “l’immagine e la compattezza” della Giunta. Prevenire i comportamenti conflittuali, trasmettendo prima gli emendamenti allo stesso Aurigemma, è il concetto. Ma a chi parla Aurigemma, si domandano alla Pisana? E tra i nomi che si sussurrano spunta quello dell’altro uomo di FdI, l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini.
Roma Capoccia