Roma Capoccia
Schlein perde il Tgr Lazio: Gualtieri infuriato
La direzione del telegiornale regionale va a FdI. A Palazzo Senatorio nessuno sapeva nulla della trattativa fra i vertici Rai e il Nazareno
“Elly ma che combini?”. In Campidoglio sono su tutte le furie. Il Pd romano e il cerchio magico del sindaco Roberto Gualtieri hanno preso malissimo la trattativa portata avanti dalla comunicazione della segretaria del Pd sulle nomine dei nuovi caporedattori dei telegiornali regionali. Come anticipato dal Foglio, al telegiornale del Lazio andrà via la giornalista Roberta Serdoz, considerata vicina al Pd, al su posto arriverà Antonella Armentano, patriota in quota FdI. Tutto questo a un anno da un appuntamento cruciale per la capitale, il Giubileo. L’evento sul quale Roberto Gualtieri si gioca la sua possibile ricandidatura nel 2026. “E la colpa – si vocifera tra i corridoi capitolini – è tutta di Elly”. A palazzo Senatorio d’altronde nessuno era stato informato della trattativa tra il Nazareno e il direttore generale di viale Mazzini Giampaolo Rossi.
Il sindaco Roberto Gualtieri non ne sapeva nulla. Neppure una chiamata tra Nazareno e Campidoglio prima della chiusura dell’accordo. E così Gulatieri e i suoi hanno dovuto constatare la situazione a fatti avvenuti, non nascondendo un’enorme irritazione. Il problema dunque è stato subito segnalato ai vertici della comunicazione di Schlein che hanno gestito la trattativa: “Ma cosa avete combinato?”. Per tutta risposta i fedelissimi del sindaco si sono sentiti dire: “Lo so, avete ragione, però abbiamo tenuto l’Emilia Romagna”. E, in effetti, nella regione governata da Stefano Bonaccini il telegiornale regionale rimarrà saldamente nelle mani di un giornalista d’area Pd, in questo caso trattasi di Filippo Vendemmiati. Ma la questione ha tutta l’aria di una finta vittoria. Al Nazareno devono aver sottovalutato un fatto: il nuovo caporedattore Vendemmiati, classe 1958, 65 anni, tra meno di un anno potrebbe andare in pensione. Insomma, più che una vittoria Schlein e i suoi avrebbero preso una bella fregatura, scambiando quella che insieme alla Lombardia è considerata la direzione più importante, quella di Roma e Lazio, con una carica prossima all’inevitabile scadenza dettata dal pensionamento. E quando Vendemmiati andrà in pensione, c’è da esserne certi, FdI tornerà alla carica per piazzare anche a Bologna un giornalista gradito, in questo caso parliamo di Fabio Maritano, scalzato da Vendemmiati solo temporaneamente grazie “alla trattativa” condotta dalla comunicazione della segretaria Pd. Il mandato da caporedattrice di Roberta Serdoz alla guida della Tgr Lazio invece scadeva nel 2025, alla fine dell’anno giubilare. Il premio di consolazione, almeno per lei c’è stato: diventerà vicedirettrice dell’intera testata Tgr (che continente tutti i telegiornali regionali). Ma in Rai, è noto a tutti, vale una regola terribile: se ti devono cacciare ti promuovono.
La segretaria Schlein insomma sarebbe caduta ancora una volta in quello che è già stato soprannominato l’”effetto Sardegna”, che tradotto significa scambiare una fregatura per una vittoria. Questa volta a spese di Gualtieri e del Pd romano. Il riferimento (comico) alla Sardegna è ovviamente legato al pasticcio tattico compiuto sulle elezioni regionali. Nella smania di costruire una federazione con il M5s, Schlein ha subito chiuso l’accordo con i grillini sulla candidatura della vicepresidente stellata Alessandra Todde in Sardegna, come candidata governatrice dell’auspicato campo largo. In cambio, era convinta la segretaria, i 5 stelle avrebbero sostunuto la sua fedelissima Chiara Gribaudo come candidata presidente del Piemonte. Per tutta risposta invece, da Chiara Appendino in giù, tutto il M5s piemontese da giorni attacca il Pd. In particolare sulla Tav dirigenti e militanti sottolineano la loro l’incompatibilità con i dem. Il 4 gennaio si apriranno i tavoli di trattativa e vedremo come andrà a finire. In attesa di Gribaudo quel che è certo è che Schlein è riuscita a fare arrabbiare il sindaco Gualtieri.
A proposito di Conte, invece, mentre il Pd perdeva la guida della Tgr Lazio, l’avvocato grillino riusciva in un’impresa: strappare una coodirezione della testata unica di tutti i telegiornali regionali: il giornalista in quota stellata Roberto Gueli che affiancherà i “leghisti” Alessandro Casarin e Roberto Pacchetti.