Roma Capoccia
“Lucarelli sulla Bolkestein non ha fatto nulla”. Andrea Alemanni attacca l'assessora
Il bando sulle postazioni degli ambulanti fa litigare il Pd: il consigliere Andrea Alemanni difende i municipi e si scaglia contro la responsabile del Commercio della giunta Gualtieri
“Sul commercio su area pubblica, e sulla Bolkestein in particolare, per due anni l’assessora Lucarelli non ha fatto nulla, si è svegliata solo adesso, dopo l’appello del presidente della Repubblica Mattarella”. Andrea Alemanni, consigliere capitolino del Pd e presidente della commissione capitolina Commercio, è furioso. Ce l’ha con l’assessora al Commercio della giunta Gualtieri Monica Lucarelli. In teoria i due sono d’accordo, in pratica si litiga, e anche duramente. Il principio virtualmente condiviso riguarda l’applicazione della direttiva europea Bolkestien al commercio su area pubblica. Edicole, caldarrostari, postazioni di ambulantato di ogni genere e mercati. Tutto dovrà andare a bando. In qualche modo, qualche giorno fa, l’ha suggerito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, bacchettando il governo per l’ennesima proroga inserita nella legge sulla concorrenza per disapplicare la normativa europea e le più recenti sentenze del Consiglio di Stato. Dopo l’appello del Colle, l’assessora Lucarelli ha detto che a Roma tutto andrà a bando entro la fine del 2024. E su questo Alemanni è d’accordo. Sarà il comune a fare la gara, mentre i municipi dovranno consegnare entro il 31 gennaio i piani del commercio municipali. E qui comincia la polemica che vede schierata da una parte l’assessora e dall’altra Alemanni, alla testa di un manipolo di presidenti di municipio arrabbiatissimi. Alcuni, il I e il II in particolare, vorrebbero più tempo e risorse per stilare i loro piani. “Quei due territori – dice Alemanni – hanno in totale oltre 3.500 postazioni, ma non hanno né il personale, né le risorse per fare i piani, invece di aiutarli l’assessora li minaccia”.
Il consigliere del Pd invece vorrebbe che dall’assessorato arrivasse una collaborazione fattiva per aiutare i municipi. “L’assessora Lucarelli – dice – dovrebbe dargli il personale, usando ad esempio la partecipata Risorse per Roma, i soldi per pagare gli straordinari dei vigili e degli uffici commercio municipali, e dovrebbe costituire all’interno del dipartimento una vera struttura di supporto, un ufficio di scopo per la Bolkestein, invece ha fatto il contrario: ai municipi non ha dato alcuna risorsa, il dipartimento è stato distrutto, l’assessora ha cambiato quattro dirigenti e ridotto le posizioni organizzative”, attacca Alemanni. La questione riguarda i ricollocamenti. Soprattutto in I municipio molte delle attuali postazioni sono illegali, dunque i municipi, per non vedere un ridimensionamento drastico nel numero, dovrebbero trovare spazi alternativi. Dice Alemanni: “Non nascondiamoci dietro un dito, è chiaro che il bando sarà scritto per premiare chi ha anzianità sulle postazioni, quindi chi ha lavorato bene e ha sempre pagato l’occupazione di suolo pubblico probabilmente rivincerà, però alcune postazioni non ci saranno più perché sono state assegnate quarant’anni fa e ora sono in violazione del codice della strada o delle norme di tutela dei Beni culturali. Per quello che io da tre anni dico che serviva provare a pensare a dei ricollocamenti alternativi, perché nessun dirigente giustamente apporrà la sua firma per rimettere a bando postazioni in violazione del codice della strada: se il giorno dopo c’è un incidente perché la bancarella copre la visuale quel dirigente va dritto in galera”.
L’assessora dice però che sono i municipi che in questi anni non hanno preparato i piani del commercio con gli eventuali ricollocamenti, sono loro insomma a ritardare i bandi. “Ma guardate che la Lucarelli mica è una passante o un turista”, sbotta Alemanni, “è la responsabile del commercio del comune di Roma, se i municipi erano inerti lei cosa stava aspettando per controllare e intervenire? Invece, vi dico la verità, i municipi in questi anni sono gli unici che hanno lavorato, mentre lei si è limitata a mandare a loro lettere minacciose”. Sta insomma chiedendo a Gualtieri un rimpasto di giunta? “Io vado nel merito dei provvedimenti, non chiedo niente al sindaco, sono scelte politiche che non spettano a me, mentre è un mio compito controllare quello che, con gli atti, l’assessorato fa, e dunque lo ribadisco in due anni sulla Bolkestein l’assessora Lucarelli non ha fatto assolutamente nulla”.