Roma Capoccia
Il fantasma di Acca Larentia si aggira sul governatore del Lazio Francesco Rocca
In regione si fa largo l'idea di un mini "campo largo" sull'antifascismo sotto forma di proposta di legge pd
E’ il giorno in cui in Parlamento, durante il question time con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la segretaria del Pd Elly Schlein dice, rivolta a Fratelli d’Italia, a proposito dei fatti di Acca Larentia, che i manifestanti di estrema destra che hanno fatto il saluto romano durante la commemorazione “non sono cani sciolti, ma un branco organizzato con cui siete andati a spasso per anni e che ha nostalgia del partito fascista”. Intanto, nel Lazio, il fantasma di Acca Larentia aleggia sul Consiglio regionale. Giorni fa, a caldo, la consigliera regionale pd Emanuela Droghei aveva detto che i saluti romani erano avvenuti “alla presenza” del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: “Commemorare i morti è una cosa, dare copertura istituzionale ad adunate fasciste è altro”, aveva detto la consigliera, le cui parole sono state seguite dall’annuncio di querela da parte del governatore. Un’altra consigliera pd, Eleonora Mattia, dopo aver presentato, nell’aprile scorso, una proposta di legge volta a inserire nello Statuto regionale il riferimento alla resistenza e all’antifascismo “quali valori fondanti della nostra democrazia e della nascita della Repubblica italiana”, ha fatto appello a Rocca e a tutte le forze politiche per far calendarizzare e approvare al più presto la proposta stessa: “Facciamo di questo momento un’opportunità per ricompattare gli animi su questi valori imprescindibili, portando il dibattito all’interno delle sedi istituzionali e direzionandolo verso un obiettivo comune. Questa è la vittoria della democrazia”, ha detto Mattia, mentre il capogruppo pd in Regione Lazio, Mario Ciarla, rilanciava la proposta, con l’obiettivo di arrivare a discuterla entro il 25 aprile: “Il riconoscimento condiviso dei valori alla base della nostra Costituzione, della democrazia e delle istituzioni, figlie della lotta antifascista di Liberazione, è la prima e necessaria condizione per la costruzione di una memoria condivisa nel paese”. Nei mesi scorsi, nel centrosinistra, la proposta era stata firmata anche dall’ex assessore zingarettiano, ex candidato governatore e ora consigliere di Azione Alessio D’Amato. E ieri (campo largo regionale?) annunciava la propria adesione anche il M5s. Intanto, nel centrodestra, Forza Italia, partito che dopo i fatti di Acca Larentia ha dichiarato il proprio antifascismo, annunciava l’apertura della fase congressuale romana.