Roma Capoccia

Come si sta a essere Morani e Tarquinio, “vittime” del pasticciaccio elettorale

Marianna Rizzini

Divisi da poco meno di duemila voti i due candidati del Pd aspettano che si sappia qualcosa delle 78 sezioni elettorali non ancora scrutinate

Sospesi, appesi a poco meno di duemila preferenze, provenienti dalle settantotto sezioni  della Capitale (quelle della circoscrizione III) in cui è necessario ricontare i voti uno per uno, visto il pasticciaccio della notte elettorale che da giorni fa dannare le vittime del sistema informatico di Roma Capitale. Vittime illustri, quasi elette o elette, ma chissà. E dunque come si sta, tra color che son sospesi? Tra chi è passato ma potrebbe cadere indietro, e tra chi non è passato ma potrebbe balzare avanti? Come si sta, a essere Alessia Morani, candidata ed ex sottosegretaria dem che vede circa 1400 preferenze a dividerla dall’ex direttore di Avvenire e candidato anti-guerra e anti-aborto Marco Tarquinio? C’è chi è già da giorni sulla via del ricorso, come racconta al Foglio Morani, e chi, come Tarquinio, fa come fosse  realtà acquisita il seggio europeo: ci dice infatti, Tarquinio, che si trova già nei pressi del Parlamento Ue per la procedura d’iscrizione al gruppo dei Socialisti e Democratici  (“sto lavorando, sono sereno”). Morani, che è la prima dei non eletti dem per un soffio, nella notte del voto era a lungo avanti nelle preferenze su Tarquinio, poi è stata superata in corner dallo stesso, ma con il blocco del conteggio in mezzo, ed è pronta a dare battaglia su quella che le pare “una situazione non chiara: mi hanno raccontato di operazioni di verifica abbastanza sui generis”, nel senso delle irregolarità del conteggio schede, e infatti vuole vedere il verbale della commissione dell’ufficio centrale elettorale, e per questo ha presentato richiesta di accesso agli atti. Che si sia trattato di problemi informatici o di cattiva gestione, Morani “vuole vederci chiaro”, capire che cosa è successo quando il sistema è andato in tilt. Quella notte a un certo punto il conteggio si è fermato. Ore di blocco. Morani dice che sarebbe nell’interesse di tutti il riconteggio; Tarquinio dice che i dati ancora in ballo nelle settantotto sezioni non possono però intanto bloccare i neoeletti europarlamentari italiani. Fatto sta che l’incongruenza di alcuni verbali era stata evidenziata già il 10 giugno. “E’ successa una cosa grave”, dice Morani, “e va appurata la verità non in mio nome, ma nel nome della democrazia. Per questo sono molto determinata ad andare fino in fondo”. 
 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.