Roma Capoccia
La nuova Ita, il Giubileo: Roma alla prova del turismo
Fiumicino centrale dopo l’accordo con Lufthansa. E i flussi turistici aumentano ancora. Onorato: “Nuovo record”
“Fiumicino sta registrando stagioni record. Di accordi strategici, tra l’allora Alitalia e altri partner commerciali ne abbiamo visti diversi, ci auguriamo che questo possa portare un valore aggiunto per l’aeroporto e per tutta la città”. Alessandro Onorato, assessore al Turismo di Roma Capitale, mantiene una certa prudenza. E’ evidente però che il via libera della Commissione europea all’accordo per l’acquisto di Ita da parte della tedesca Lufthansa potrà dare all’aeroporto di Fiumicino nuovo lustro ed essere quindi anche una nuova leva del turismo nella capitale. Lo auspica senz’altro Marco Troncone, ad di Adr, la società che gestisce lo scalo: “Anche qui a Fiumicino ci aspettiamo adesso una crescita consistente e ad alto valore aggiunto, con un potenziamento da parte del gruppo Lufthansa della connettività di lungo raggio e con un rilancio della funzionalità di Fiumicino come snodo di transito strategico nel bacino del Mediterraneo e oltre”.
A Roma già dal 2023 il turismo è esploso con oltre 50 milioni di presenze. “Quest’anno – dice l’assessore Onorato – supereremo anche quel record”. Nel primo quadrimestre dell’anno gli arrivi, le persone che sono venute a Roma, sono aumentati del 7,52 per cento rispetto all’anno scorso. L’occupazione delle camere degli hotel della città a maggio 2024 è stata dell’83,7 per cento, quasi dieci punti superiore alla media europea. Solo quattro città al mondo hanno avuto un’occupazione più alta: Dublino, New York, Siviglia e Lisbona. Mentre il dato di cui vanno più fieri in Campidoglio è quello della permanenza media. “L’opinione pubblica – dice Onorato – è poco consapevole del risultato che stiamo raggiungendo, ma siamo passati da una permanenza media di 2,5 notti a 3,9 , con un picco di 4,1 nel 2023. E’ la dimostrazione che la città ha riacquisito appeal anche grazie alla nostra strategia sui grandi eventi”.
Adesso il Giubileo che si apre a dicembre 2024 rischia di avere un effetto strabiliante. Nel bene e nel male. Anche perché come ricorda Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, il vero effetto si vede l’anno successivo: “Nel 2000 l’aumento di presenze turistiche fu del 4 per cento circa, ma l’anno dopo con una sorta di effetto eco fu addirittura del 17, perché il Giubileo consente alla città di stare per un anno sui telegiornali di tutto il mondo, per questo è importantissimo arrivare preparati”.
Un altro segnale del fatto che il turismo a Roma è destinato a crescerà ancora arriva dagli hotel a 5 stelle. Fino a 6 anni fa, su oltre 1.200 strutture, a Roma erano presenti solo 29 alberghi 5 stelle. “A novembre 2023 invece – dice Onorato – erano 54 e alla fine del Giubileo saranno 65. Roma sta vivendo finalmente una rivoluzione sul sistema ricettivo. I numeri parlano chiaro: nel 2022 Roma aveva un terzo dei posti letto in hotel 5 stelle lusso di Milano, tra 3 anni invece avrà il 30 per cento in più. Significa non solo l’arrivo di turisti con più capacità di spesa, ma anche avere la possibilità di riqualificare piazze e strade con i progetti di legacy collegate alle nuove aperture”. La capitale insomma torna attrattiva. Anche se ammonisce il presidente di Federalberghi Roma Roscioli: “L’aumento dei 5 stelle è anche legato al fatto che Roma sconta un gap di prezzi degli immobili rispetto alle altre grandi città internazionali come New York, Londra e Parigi: acquistare qui è anche un ottimo investimento”.
La crescita ha riguardato anche i B&B e le case vacanze. Un boom in vista del Giubileo che si è riflettuto sui prezzi degli affitti, da Prati a Ostiense. “La questione – dice l’assessore Onorato – è una vera emergenza nazionale. L’attuale governo fa finta di non vederla. E’ una follia che a oggi un comune non possa limitare in alcun modo l’apertura di nuove strutture che fanno perdere ai centri storici la loro anima e fanno schizzare i prezzi degli affitti. Vi do un dato per inquadrare meglio la situazione. Gli alloggi a uso turistico nel 2015 non erano neanche mille, ora sono 17.456 e rappresentano il 58,5 per cento delle strutture ricettive totali”.
Ma in generale la capitale è pronta ad affrontare questi aumenti di flussi turistici senza rimanerne sommersa? “E’ un rischio realistico”, ammette Onorato. “Perché Roma ha un gap infrastrutturale che dobbiamo colmare”. E come? “Solo in un modo: attraverso i grandi appuntamenti, le Olimpiadi andavano fatte. Ora grazie al Giubileo stiamo rifacendo strade, sottopassi: senza l’Anno Santo, non avremmo avuto queste risorse aggiuntive per migliorare la città”. Lato taxi invece il Campidoglio conta di pubblicare entro la fine del mese la gara per l’assegnazione di mille nuove licenze. Basteranno?