Roma Capoccia
Patanè: “Tavolo con Rfi anche per fare la Circle Line”
L'assessore alla Mobilità spiega il senso della cabina di regia con Rfi che seguirà le opere sulla città che deve realizzare l'azienda del gruppo Fs. Dalla chiusura dell'anello ferroviario al nodo Pigneto fino al nuovo sistema di segnalamento
“Con Rfi abbiamo condiviso un nuovo metodo di lavoro: una cabina di regia tecnica, con poche persone, massimo una decina, e una verifica politica trimestrale sullo stato di avanzamento delle opere. L’obiettivo è fare le cose che abbiamo concordato mille volte in tanti protocolli e d’intesa e che poi però non si sono fatte. Adesso vogliamo aprire i cantieri”. Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma Capitale, è convinto che la nuova modalità operativa concordata martedì in Campidoglio con i vertici di Rete ferroviaria italiana possa aiutare a mettere davvero a terra le tante opera di cui da anni si parla, ma che restano purtroppo solo progetti. Tra queste ovviamente spiccano due cose: il nodo Pigneto e la chiusura dell’anello ferroviario. Con nodo Pigneto s’intende la stazione ferroviaria d’interscambio nell’omonimo quartiere tra le linee ferroviarie metropolitane FL1 e FL 3 e la metro C. Si tratta di un’opera considerata strategica e inserita nel Pnrr. Le prime tre gare per l’affidamento sono però andate deserte. “Questa quarta volta – dice Patanè – la gara è stata partecipata, gli uffici di Rfi stanno facendo le verifiche di congruità sul prezzo d’offerta, se se vanno bene si parte con i lavori e si finisce in tempo, entro giugno 2026.
C’è poi la questione della chiusura dell’anello ferroviario. Campidoglio e Rfi non concordano su dove dovrebbe accadere. “Loro – spiega Patanè – vorrebbero fermarsi alla stazione di Val d’Ala e quindi chiudendo l’anello sulla ferrovia nord, noi invece chiediamo che la chiusura avvenga sull’anello stesso, a Nomentana, così non ci sarà rottura di carico e potremmo fare la circle line. Per la prima volta abbiamo avuto su questo un riscontro positivo”. Un altro punto che il tavolo affronterà è il rinnovo del sistema di segnalamento. “Con l’introduzione del nuovo sistema potremmo portare più treni sul nodo: dagli attuali 990 al giorno a 1.200. Questo significa anche più frequenza sulle linee urbane. L’obiettivo – concordato anche con la regione che firma il contratto di servizio con Fs – è quello di aumentare la frequenza dei treni arrivando a un treno ogni 15 minuti su tutte e 7 le linee, come già avviene sulla Fl1 e sulla Fl3 che sono già ferrovie metropolitane.