Roma Capoccia
“Inkredibile!”. Abbiamo intervistato Primo Nero
Chiaccherata con l'inlfluencer che chiedendo "un euro" in giro per la città racconta la Roma degli "svitati" su Instagram e TikTok
“Tutto nasce un po’ per caso”, racconta Primo Nero, giovane influencer di colore che registrando video in giro per le strade della capitale ha costruito una fortuna social da centinaia di migliaia di follower su Instagram e su Tik Tok. I suoi video hanno ormai creato anche uno slang “Primo Nero”. “Ce lo hai un euro?”, “Handiamo”, “Incredibile”, “Haiutoo”. Una tassonomia di frasi ed esclamazioni che spesso vengono riportate scritte in sovrimpressione dentro i video. E’ senz’altro anche lui un altro piccolo tassello del racconto di Roma sui social, a metà tra Simone Cicalone e la sua Scuola di botte e la pagina Welcome to favelas. “Un giorno – racconta – ho pubblicato su TikTok il video di un signore su un autobus che era completamente impazzito: strillava e cantava senza fermarsi. Appena pubblicato è diventato virale e nei commenti la gente mi chiedeva di riproporre dei contenuti simili. Così ho cominciato a filmare le persone che incontravo in giro per la città. Io lavoro a Flaminio e tutti i giorni passo per Termini prima di andare. Ogni volta che sei da quelle parti succede qualcosa: gente che dà di matto o fa cose strane. A quello si sono aggiunte delle piccole cose che faccio io, come provare a chiedere un euro e vedere la reazione delle persone”. Un altro dei video di maggior successo è stato “Roma come Gta”, nel senso di Gran theft auto, il gioco per la Playstation tutto crimini e rapine. “Si, praticamente ho inseguito un ragazzo a Termini che aveva rubato, urlavo ‘fermati, fermati, Roma come Gta’, soprattutto i ragazzini sono impazziti, ha avuto un successo inkredibile”.
Da questo come dagli altri video è uscito fuori un racconto frammentato, multietnico e colorato che racconta di una città piena di degrado, disperazione, ma anche di vita. “Ma sì – dice ancora Primo Nero – io ovviamente filmo le persone che mi incuriosiscono, che sono un po’ strane, ma non è nulla in confronto a quello che succede a Parigi. Sono stato sei mesi ed è molto peggio di qua, succedono cose allucinanti, anche a Roma ci sono personaggi strani, però qui, a parte Termini e nella zona intorno, non succedono cose gravi o pericolose”. Non hai mai avuto paura che qualcuno reagisse male ai tuoi filmati? “No, non ho mai avuto paura, se poi vedo che la situazione precipita scappo, sono veloce”, ride. “Ma per adesso per fortuna non mi è mai successo niente di grave. Certo una volta mi sono filmato mentre provavo a separare una coppia che stava litigando, sti stavano proprio a dà le botte e quindi io sono andato in mezzo, ma loro invece di ringraziarmi si sono messi d’accordo e tra poco mi menavano tutti e due insieme”.
Ma Primo Nero nella vita vera chi è? Ha un nome, un’età e un mestiere che conosciamo, ma per rispettare la sua volontà preferiamo non scrivere. “Sono informazioni che non voglio dare – ci spiega – perché non voglio mischiare la persona con il personaggio che la gente trova su Instagram e Tik Tok, se volete potete scrivere che vengo dal Polo Nord, per quello sono così nero”. A proposito, ma Roma è razzista? “No, ovviamente ci sono i razzisti, come ovunque. Ma se uno viene qui e si vuole integrare lo riesce a fare tranquillamente, io sono arrivato che non parlavo italiano, non sapevo niente dell’Italia, ma sono riuscito a fare un sacco di cose”.
Adesso che hai tutto questo seguito è diventato più complicato fare i video? “Ora è un problema perché spesso provo a fare scherzi ma subito mi riconoscono e rovinano tutto il video, adesso stiamo cercando di capire come fare: o cambio un po’ il format o mi tocca cambiare città”.