Piano imprese

La Regione Lazio punta sul tessuto produttivo per richiamare capitali “fuggiti”

Marianna Rizzini

Un bando da sei milioni di euro a fondo perduto per le imprese laziali, per provare ad andare oltre il periodo tristemente noto per la “fuga da Roma” di alcune grandi realtà produttive. Non c’è soltanto il Giubileo sullo sfondo di quella che si spera sia una stagione di rinascita per la Capitale, c’è la convinzione che solo un progetto organico di sinergia pubblico-privato possa far ripartire una macchina inceppata: quella che, a fine 2023, uno studio della Banca d’Italia descriveva come realtà economica in crisi, con calo degli investimenti e ridimensionamento del settore pubblico, e crescita del turismo, sì, ma low cost e di breve durata, quindi con basso valore aggiunto. Il suddetto bando della Regione Lazio è stato illustrato ieri dalla vicepresidente e assessora allo Sviluppo economico meloniana Roberta Angelilli, che ha parlato di “cinque milioni di euro per tutte le imprese, con destinazione d’uso innovazione e ammodernamento, anche di software: una misura che mira all’innovazione a 360 gradi, molto semplice e molto accessibile” e di “un milione di euro dedicato alle imprese dell’artigianato artistico e tradizionale. E, nei prossimi mesi, di 3 milioni per l’accesso al credito”. Una settimana fa, invece, era stata la volta del bando da due milioni di euro in favore delle imprese cooperative, per favorire “l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, supportandone la sostenibilità ambientale e l’economia circolare e promuovendo la formazione e la specializzazione del personale, rafforzando inoltre reti, partnership e filiere”. Sono interventi, questi, che si inscrivono nel quadro generale di rafforzamento della realtà imprenditoriale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021-2027, previsto da una delibera approvata poco più di un anno fa dalla Giunta, delibera che impegnava la Regione a sostenere attivamente il tessuto imprenditoriale (per un totale di 115 milioni di euro). “Si tratta di una risposta concreta alle sfide economiche odierne, risultanti sia dalla pandemia che dai mutamenti globali nel panorama economico”, aveva detto allora il governatore Francesco Rocca, parlando di sostegno alle Pmi per promuovere “la diversificazione economica”: “Le micro, piccole e medie aziende operano in una vasta gamma di settori e industrie. Il loro successo contribuisce a ridurre la dipendenza da settori specifici”. La speranza, oggi, è che il volano del Giubileo contribuisca ad ancorare le imprese in rinascita al territorio. 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.