L'intervista

“L'Orange a Barbaro? Non faccio io gli affidamenti”. Parla Onorato

Gianluca De Rosa

L’impianto sportivo dei vip è stato affidato dal Campidoglio al sottosegretario di FdI, scatenando una piccola polemica dentro il Pd

Le keybox per i B&B che il Viminale ha vietato, ma non si riescono a rimuovere e gli impianti sportivi che il Campidoglio sta provando ad affidare attraverso bandi di gara. Sono giorni frenetici per Alessandro Onorato, assessore al Turismo e allo Sport di Roma Capitale. Ieri  la presidente del I Municipio, la dem Lorenza Bonaccorsi, ha chiesto proprio a lui un aiuto sulle keybox usate dai proprietari di case vacanze per i self check-in. Una circolare del Viminale nelle scorse settimane ha vietato questa pratica, ma il comune non le sta rimuovendo. “La circolare – dice Onorato – non ha portato alcuna modifica sostanziale. All’inizio ci si aspettava che le keybox, ovunque esse fossero state, si sarebbero potute togliere. In realtà la situazione è rimasta invariata: nelle strutture private come i condomini sono loro a dover intervenire, il comune non può fare nulla. Sugli spazi pubblici, invece, stiamo modificando il regolamento della polizia urbana per evitare ricorsi”. Con la presidente Bonaccorsi vi siete già sentiti? “Siamo in costante contatto per limitare una deregulation che è ormai costante da decenni. Questo tema riguarda il decoro della città e la sicurezza di tutti noi, cittadini e gli stessi turisti. Il discorso però è più ampio ed è politico, tanto che la circolare del Viminale non ha trovato tutti d’accordo nel governo: è evidente che manca la volontà di intervenire, come avviene per le case vacanze”. Intende sul divieto di nuove aperture? “Esatto, è evidente che il governo non vuole dare ai comuni italiani la possibilità di agire in autonomia sulle strutture extralberghiere. Nessun comune italiano, a partire da Roma, può impedire nuove aperture nel sito Unesco. Si è così generato un fenomeno che pare inarrestabile: i residenti sono costretti ad andare via perché è molto più conveniente affittare per fini turistici la propria abitazione. L’apertura indiscriminata di nuove strutture extralberghiere, che al nostro arrivo tre anni fa erano 17 mila e ora sono circa 33 mila, sta facendo sì che si crei un’offerta smodata e tutti cominciano a lavorare meno. C’è una concorrenza a ribasso: chi fa qualità ha numeri più bassi, chi fa un lavoro dozzinale lavora di più”. Intanto con il Giubileo tutti gli effetti negativi dell’overtourism rischiano di acuirsi, siete preoccupati? “Non credo che porterà grandi modifiche sugli arrivi turistici. Il Giubileo è un grande evento religioso e spirituale, ma dal punto di vista laico è fondamentale per Roma per due motivi. Grazie al Giubileo, ci sono stati investimenti che altrimenti non sarebbero mai arrivati qui e che hanno trasformato la città grazie al lavoro della Giunta Gualtieri. E poi perché avremo un ritorno enorme d’immagine: i frutti, in termine di turisti, non li avremo nel 2025 ma nel 2026”.


Due giorni fa invece il Campidoglio ha pubblicato l’esito della gara per l’affidamento della nuova concessione dell’ex Orange, l’impianto dei vip a Via degli Olimpionici. La struttura è stata data in concessione all’Asi, un’associazione sportiva presieduta dal sottosegretario all’Ambiente di FdI Claudio Barbaro. L’affidamento ha scatenato la malizia di un ex depuato romano che, intervenendo sui social, ha lasciato intendere che dietro all’affidamento ci sia in qualche modo un accordo con il governo Meloni. Onorato però difende il suo operato: “La legge – dice al Foglio – permette ai deputati di poter essere presidenti di enti e di federazioni sportive. E sempre la legge permette a chi ricopre questi ruoli di poter partecipare a bandi pubblici. Voglio ricordare a tutti che chi vince una gara per un affidamento di una concessione non viene deciso da un assessore, né dagli organi politici, ma da una commissione tecnica con dirigenti estratti a sorte. Il fatto che abbia vinto una società dov’è presidente un deputato di FdI è un’ulteriore dimostrazione della totale trasparenza messa in campo dalla nostra amministrazione. La vicenda dell’ex Orange – prosegue l’assessore – è una grande storia di recupero dall’illegalità. Il vecchio gestore era moroso di oltre quattro milioni di euro per un mutuo non pagato, un debito finito sulle spalle dei cittadini romani, e aveva 7,5 mila euro all’anno di canone. Con la nuova concessione, il canone annuo sarà di 201 mila euro, ovvero 3 milioni in 15 anni: un incasso nettamente maggiore a beneficio delle casse pubbliche”. Non è la prima volta che Onorato finisce nel mirino di una parte del Pd romano. Un assessore troppo pop, con i capelli troppo lunghi e curati, che parla di sicurezza e vuole far pagare la fontana di Trevi ai turisti. Insomma, assessore qualcuno nel partito non la vede proprio di buon occhio? Non le hanno perdonato la candidatura con la lista civica Alfio Marchi di ormai quasi dieci anni fa? “Penso sia normale non piacere a tutti, ma è fondamentale piacere ai romani più che a qualche ex deputato del Pd”, glissa Onorato.

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