Roma Capoccia
Tra sanità e rimpasto, Rocca rilancia: “Pronto al bis”
Alla conferenza per i suoi due anni alla guida della regione smentisce di non volere ricandidarsi. Assist a Meloni sulle liste d’attesa
Negli scorsi giorni qualcuno aveva cominciato a mettere in circolo una voce: “Vedrete non si ricandiderà”. E allora lui, Francesco Rocca, paziente ma testardo governatore della regione Lazio ha subito chiarito: “Il mio obiettivo è sicuramente quello di essere rieletto per un secondo mandato. L’unica cosa che me lo potrà impedire è la salute”. Liste d’attesa, rimpasto di giunta, termovalorizzatore e cinema. La conferenza stampa per fare un bilancio dei primi due anni alla guida della regione diventano per Rocca l’occasione per rilanciare, per farsi vedere, per mostrare che la narrazione delle opposizioni di “una regione impantanata nel guado dei litigi della maggioranza” non corrisponde a verità. Un profluvio di dati, cifre, risultati veri o presunti e di accuse alle precedenti amministrazioni – “i loro bilanci erano ideologicamente falsi” – per far capire che “anche se parliamo poco, le cose le facciamo eccome”. Tra le altre cose Rocca annuncia che sarà finalmente attuato il rimescolamento di assessorati che serve ad accontentare Forza Italia, passata nel corso di questi due anni da tre a sette consiglieri. In settimana la delega all’Urbanistica passerà dall’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli al partito di Antonio Tajani. Per compensare il Carroccio, Rocca cederà la Protezione civile proprio a Ciaccirelli.
Sulla sanità invece il presidente ha snocciolato una serie di numeri sulle liste d’attesa che dimostrerebbero l’efficacia di aver centralizzato il Recup, il sistema per le prenotazioni delle prestazioni sanitarie, e informatizzato tutto in modo da conoscere sempre su quale esami e visite si registrano i principali ritardi. “I tempi medi di attesa a gennaio si sono ridotti da 31 giorni nel 2023 a 9 giorni nel 2025, con un abbattimento del 70 per cento dei tempi, a fronte di un aumento di oltre 70mila prestazioni erogate in più nel mese di gennaio 2025 (356.201) rispetto al mese di gennaio 2023 (280.623)”, ha rivendicato Rocca, prima di aggiungere: “Dal primo gennaio 2025 a oggi, oltre 700mila cittadini che hanno prenotato sul Recup, ha ricevuto nel 95,7 per cento un appuntamento nei tempi di garanzia previsti dalla legge”. Il punto è cruciale: è un assist alla premier Giorgia Meloni che sul tema sanità vuole disinnescare le leve delle opposizioni e ha puntato molto sul decreto liste d’attesa che sostanzialmente spinge le regioni a fare ciò che il Lazio ha già fatto. Non a caso per Rocca arrivano subito i complimenti del ministro della Salute Orazio Schillaci: “Gli ottimi risultati ottenuti sulle liste d’attesa nella regione Lazio dimostrano che la legge voluta dal governo funziona. Sono convinto che tutte le regioni, applicando le norme, potranno garantire un servizio migliore ai propri cittadini”.
Ma Rocca annuncia che sono anche i numeri di bilancio della sanità a migliorare, consentendo l’ipotesi di uscita dal piano di rientro: “In queste ore sta partendo una lettera a ministri dell'Economia e della Salute per chiedere l'uscita”. Anche la grana cinema, con gli artisti ed eserciti imbufaliti con la regione accusata di volere svendere le sale dismesse, pare risolta: “Abbiamo trovato un accordo con le associazioni”, dice Rocca.
E a chi lo accusava di civettare troppo con il sindaco Pd Roberto Gualtieri il governatore ieri ha risposto attaccando i poteri commissariali che nel 2022 furono dati a Gualtieri anche sul tema rifiuti, scavalcando di fatto la regione e permettendo di pianificare il nuovo termovalorizzatore. “Fu fatto con un gioco di prestigio”, dice. D’altronde in FdI, a partire dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli non manca chi l’impianto non lo vuole proprio. Ma sull’unica cosa concreta, la richiesta alla regione del comune di Albano di istituire un’area “a elevato rischio ambientale” proprio dove dovrebbe sorgere l’impianto (impedendone di fatto la realizzazione) , Rocca ha assicurato: “E’ un tema tecnico ed è in mano agli uffici. La sta seguendo la direttrice D'Ercole. Io non interferirò mai con i procedimenti amministrativi. Ho informato il sindaco di Roma Gualtieri di questa richiesta, c'è un timing che è quello dell'avvio dei lavori e i tecnici della Regione sanno che non ci devono mettere un giorno in più, né uno in meno di quello che serve”. Campidoglio sulla graticola insomma.